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Franco e Ciccio: una vita spettacolare

Franco e Ciccio: una vita spettacolare

“Comici si nasce. È Lui, io lo chiamo il Creatore dei pupazzetti, che nel momento in cui ci sta modellando fa così e li va buttando per il mondo. Nel caso di Ciccio il pupazzetto è venuto un po’ più lungo, nel caso mio, ha voluto prendere un po’ di tempo in più nella modellazione. Magari dicendo a Maria: «Appena arriverà sulla Terra, si faranno quattro risate»”. Così, simpaticamente, Franco Franchi raccontava l’origine della coppia “Franchi-Ingrassia”, la più famosa e irresistibile del cinema italiano. I due crearono un meccanismo comico inedito che, perfezionato negli anni, fu alla base del loro successo: uno dei punti di forza della loro arte era quel senso dell’ironia tipicamente meridionale.  Con la loro comicità schietta e popolare, Franco Benenato e Francesco Ingrassia, in arte Franco e Ciccio, intrattennero generazioni di spettatori con oltre un centinaio di film girati fra il 1960 e la metà degli anni ’80. I due si incontrarono per la prima volta nel bar Italia di Palermo e fu proprio Ciccio ad apprezzare per primo le capacità comiche di Franco, facendolo debuttare nella rivista “Follie di donne”, dove Franchi rimpiazzò il comico napoletano Nino Formicola (che in quella circostanza fu sostituito per via d’un malore). La coppia debuttò al Teatro Costa di Castelvetrano nel 1955 con lo sketch “Core ‘ngrato”, semplice e senza copione come dichiarò Franco in un'intervista: «Ciccio si presentava sul palcoscenico per cantare “Core ‘ngrato”, e io lo disturbavo, tutto qui. Lui attaccava a cantare con quella terribile faccia triste, gli occhietti rivolti al soffitto e io lo interrompevo per fargli una domanda sciocca. Lui ricominciava a cantare daccapo con le mani sul cuore e io gli tiravo la giacca per chiedergli una delucidazione. Per poco non crollò il teatro». Pian piano il fenomeno “Franchi-Ingrassia” diventò nazionale, così nazionale che Mister Volare (Domenico Modugno) li volle a tutti i costi nella commedia musicale “Rinaldo in Campo” di Garinei e Giovannini e i due siciliani debuttarono con Modugno, Delia Scala e Paolo Panelli il 13 settembre del 1961 a Torino. Nello stesso anno, ci fu anche la prima apparizione cinematografica con il film “Appuntamento a Ischia”, diretto dal regista Mario Mattoli. La bomba della comicità scoppiò! Solo nella stagione ’64-65, gli otto film interpretati dai due comici incassarono cinque miliardi e mezzo di lire. Per molti produttori, il loro arrivo nel cinema fu una vera e propria manna caduta dal cielo e grazie ai loro film, la settima arte italiana si arricchì a tutti i livelli. Dal 1961 fino al 1984 realizzarono ben 132 lungometraggi e non mancarono, ovviamente, buone occasioni quando il duo venne utilizzato da registi come Vittorio De Sica, Luigi Comencini, i fratelli Taviani o anche da Pier Paolo Pasolini. Quest’ultimo li diresse in “Capriccio all’italiana”, il film che fu anche l’unico incontro cinematografico tra Totò e Franco e Ciccio. Ingrassia ricordò quell’esperienza con queste parole: «Lavorandoci insieme, mi colpì per la tecnica e i tempi tutti particolari, che sono innati. Io me lo stavo a guardare, mi accorgevo che quando c’era un buco Totò, con un gesto o una mimica, lo copriva. E questo lo si doveva proprio alla musica che aveva dentro, perché sono doni di pura armonia». Quest’anno il Ministero dello sviluppo economico ha emesso un francobollo commemorativo dedicato alla coppia, appartenente alla serie tematica “le Eccellenze dello Spettacolo”. Il francobollo arriva in occasione di due importanti ricorrenze: il centenario della nascita di Ciccio e i 30 anni dalla morte di Franco. Erano e sono la coppia comica. Per definizione.

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