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03 Novembre 2022 - 14:14
La cultura cinematografica riprende vita ad Avellino dove sabato scorso è stata celebrata la riapertura dell'ex Cinema Eliseo con la prima edizione del "Premio Ettore Scola", iniziativa fortemente voluta dall'amministrazione guidata dal sindaco Gianluca Festa per rendere omaggio ad uno dei personaggi irpini (nativo di Trevico) più illustri, di fama nazionale e internazionale.
Una due giorni di premiazioni e proiezioni realizzata sotto la direzione artistica del regista Giovanni Veronesi, riuscendo ad ottenere la partecipazione di ospiti prestigiosi del cinema italiano.
La cerimonia, condotta da Laura Delli Colli, ha visto salire sul palco per ritirare il premio “Ettore Scola” il regista Paolo Virzì, l’attrice Margherita Buy e l’attore Antonio Albanese. Tra gli ospiti anche Walter Veltroni, scrittore e regista che ha condiviso con il pubblico il ricordo di Scola: «Un uomo molto colto con un senso dell’umorismo strepitoso, un’enorme passione civile, e un grande amore per le persone. Attingeva alla doppia dimensione della sua formazione: studi classici e cultura popolare».
Il ricordo poi di Virzì: «Da lui mi sono sentito adottato quando sono arrivato a Roma, mi piaceva quasi tutto di lui, anche il modo di vestire, il tipo di dopobarba, come parlava, come amava il cinema e come si accostava al lavoro».
La serata è stata ulteriormente arricchita dalla presenza del talentuoso maestro Gerardo di Lella (in foto con Antonio Albanese) che con la sua Orchestra di 22 elementi ha magistralmente eseguito brani di Trovajoli tratti da tre film di Scola come “C’eravamo tanto amati”, “La famiglia”, Dramma della gelosia”.
Particolarmente emozionato il Maestro Di Lella: «L’apertura di sale da concerto, teatri e cinema sono il miglior modo per ricreare quella comunità che troppo spesso è distratta dai social».
«Mio padre era molto affezionato alla sua terra - ha sottolineato Silvia Scola - L’importanza di queste origini e il legame verso il meridione lo ha portato a fare un cinema sempre molto attento alle persone».
Tra gli ospiti d’eccezione, anche l'attore Edoardo Leo: «Ettore Scola ha ispirato più generazioni, non solo la mia. Ho avuto la fortuna di conoscerlo e di condividere qualche momento privato, tra cui il set 'Gente di Roma': lo osservavo un po' come Napoli guarda Maradona».
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