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17 Febbraio 2023 - 14:33
ROMA. Si è spento nella sua casa di Roma il regista e critico teatrale Maurizio Sscaparro (nella foto con Massimo Ranieri). Aveva 90 anni. Romano, classe 1932, Scaparro aveva iniziato la sua attività come critico teatrale per l''Avanti' e poi, nel 1961, per la rivista 'Teatro Nuovo'. E' stato l'ultimo dei grandi protagonisti della scena teatrale italiana legata a Giorgio Strehler e alla nascita della moderna regia italiana. Scaparro è stato direttore artistico di diversi teatri, tra i quali lo Stabile di Bologna, quello di Bolzano, il Teatro di Roma e l'Eliseo, sempre a Roma. Come regista ha debuttato nel 1965 al Festival dei Due Mondi di Spoleto con “La Venexiana”. Inoltre è stato anche direttore del Festival Internazionale di Teatro dal 1979 al 1983 nell'ambito della Biennale di Venezia. Nel 1987, su proposta di Bettino Craxi, venne incluso tra i componenti dell'Assemblea nazionale del Psi. Scaparro ha lavorato a lungo anche con Peppe Barra, con Mario Scaccia per “Chiccignola” su Petrolini, con Massimo Ranieri per «Pulcinella” (da un soggetto di Rossellini) valorizzando molti talenti della scena: con Ranieri allestì anche uno spettacolo fastoso dal titolo “Excelsior”. Un esperimento riuscito e multimediale (tra i primi) fu nel 1992 il “Don Chisciotte”, riduzione di Azcona e Kezich, con Micol, poi ridotto in film al cinema anche per la tv. E ancora l’amato e malinconico Goldoni di “Una delle ultime sere di Carnevale” (su questo autore e le sue Memorie ha scritto un libro) e il classico di Miller sull’America infelice della “Morte di un commesso viaggiatore”. Domenica 19 febbraio sarà allestita al Teatro Argentina di Roma la camera ardente del regista Maurizio Scaparro. L'apertura al pubblico è prevista dalle ore 9.00 alle 14.00, con accesso libero a tutta la cittadinanza. "Il Teatro di Roma accoglie con affetto e commozione l'indimenticabile protagonista della scena, scomparso oggi all'età di 90 anni, offrendo al suo pubblico e a tutti i cittadini l'occasione di tributare un ultimo saluto all'uomo e all'artista straordinario per umanità, sensibilità e creatività, capace di coltivare ironia e arte", si legge in una nota del Teatro di Roma. "Regista e organizzatore teatrale, Maurizio Scaparro ha intrecciato la sua lunga carriera con la storia del teatro contemporaneo, segnandone gli orizzonti culturali attraverso la sua inesauribile progettualità e le sue prolifiche regie teatrali, liriche e cinematografiche", prosegue la nota. "La sua esperienza al Teatro di Roma lo rende protagonista come direttore dal 1983 al 1990, un lungo viaggio artistico e creativo alla guida dello Stabile della città inaugurando un programma triennale dedicato all'Europa, all'Italia e a Roma e proseguendo con un approfondimento della regia moderna e del linguaggio teatrale di quegli anni. Il Teatro di Roma ricorda il lavoro, le opere e l'utopia teatrale con cui ha sempre coltivando il coraggio intellettuale di aprire al palcoscenico le grandi idee sulla condizione umana, per esaltarne i sentimenti, la vivacità e il lato più tenero della vita", conclude la nota.
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