“Mosaico”, l’album del ritorno di Sannino

Si intitola “Nu raggio ‘e sole” il nuovo singolo di Andrea Sannino (nella foto con Gigi Finizio) uscito il 17 marzo su tutte le piattaforme digitali e accompagnato da un videoclip che anticipa “Mosaico”, l’album doppio in uscita (la prima parte) domani. In questo brano l’artista duetta, per la prima volta, con Gigi Finizio, la canzone è scritta infatti dagli stessi interpreti insieme con Mauro Spenillo e Antonio De Carmine.

Duettare con Gigi Finizio, cosa ha significato per te?

«Devo dire che Gigi rappresenta per me un mito, uno fra i cantanti che di più ammiravo da quando sono piccolissimo e per questo la collaborazione per questo singolo rappresenta per me il raggiungimento di un obiettivo, di un sogno. Quando ho pensato ai nuovi brani ho chiesto a diversi Big di accompagnarmi in duetti che poi vedremo nell'album “Mosaico”. Ho sentito Gigi e gli ho proposto questo lavoro, lui si è mostrato da subito disponibile, ho così capito che anche lui apprezzava il mio lavoro cosi come io facevo con lui, è nato una bellissima collaborazione».

“Nu raggio ’e sole” nuovo singolo, cantato da due splendide voci maschili: di cosa si parla nel brano?

«Quando ci siamo incontrati Io e Gigi ci siamo interrogati a lungo su quale poteva essere un tema adatto ad essere cantato da due voci maschili, siamo entrambe artisti che fondano i loro successi soprattutto su canzoni d'amore, abbiamo poi pensato a una delle tematiche che più attanaglia la società odierna: l'amore tossico e le persone imprigionate in storie che non rendono loro giustizia e non danno loro felicità. “Nun te fa stutà 'a nisciuno, maje, quanno si' nu raggio 'e sole”, recita una strofa della canzone, che è un invito al coraggio, un messaggio in musica per guardare la luce oltre il tunnel, la luce dentro se stessi, per non lasciarsi mai spegnere da nessuno. Il testo che cerca quindi di incoraggiare, donne, uomini, lgbtq e chiunque altro a scappare dalla prepotenza e dalla violenza».

Quanto la tua vita personale influenza le tue scelte artistiche e le tue produzioni artistiche?

«Direi totalmente, ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia semplice ma piena di amore. Questo sentimento ha ispirato le mie canzoni grazie ad immagini che erano impresse in me sin da piccolo, adesso… ho la mia famiglia, ogni giorno l'amore immenso per mia moglie e per i miei bambini sono le colonne portanti alla base delle mie melodie e delle mie parole in musica».

Hai sbaragliato la concorrenza nazionale arrivando sulla Rai con la sigla di “Domenica In”, “Un giorno eccezionale”, in duetto con Franco Ricciardi: come ci si sente?

«Per questo devo ringraziare Mara Venier e la sua straordinaria lungimiranza, il suo amore immenso per Napoli. Mai prima d'ora “Domenica In”, nei suoi decenni di storia, aveva avuto una sigla cantata, queste erano sempre oggetto di produzione da parte degli autori! Anche questo ha significato per me un grandissimo traguardo, essere stato il primo cantante - assieme al grande Franco Ricciardi - a dare vita e poi ad interpretare la sigla di “Domenica In”. Per la prima volta, inoltre, una sigla televisiva viene accompagnata anche da un videoclip al quale ha partecipato la grande Mara Venier».

Sogni nel cassetto?

«Ne ho ancora tanti di sogni nel cassetto e soprattutto ringrazio tutti i giorni il destino che mi ha portato a fare la cosa che amo in questo modo. Un piccolo sogno in effetti c'è, ogni tanto questo si affaccia nella mia mente: vorrei tanto partecipare al Festival di Sanremo».