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24 Aprile 2023 - 20:13
ACERRA. Al teatro Italia è andato in scena con grande successo di pubblico la nuova commedia musicale in due tempi “Ottavio 20” di e con Ottavio Buonomo che ne cura anche la regia e Filippo Rizzelli. Sottotitolo “Da Totò a Facebook, venti anni di comicità” poiché lo spettacolo ripercorre la carriera artistica di Buonomo, iniziata vent’anni fa con l’imitazione del Principe Antonio De Curtis in arte Totò. “Riuscire a farvi ridere” è la canzone con cui Buonomo si presenta al pubblico, un brano scritto da Terzoli e Vaime con musiche di Berto Pisano. “Riuscire a far ridere è proprio il massimo per me”, afferma il protagonista, ed è cosa non facile. Il mestiere dell’attore non è certo rose e fiori ma frutto di sacrifici, impegno e doti attoriali. Nelle due ore e mezza di varietà nel teatro pieno, si sono alternati momenti di comicità ma anche momenti poetici, ballo, musica, canzoni. Da Charlie Chaplin, perché “un giorno senza sorriso è un giorno perso”, a canzoni e macchiette napoletane di Cioffi e Pisano, a brani d'autore, all’omaggio a Garinei e Giovannini con “Aggiungi un posto a tavola” e “La ballata di Rugantino”. Un particolare omaggio e ringraziamento è andato al suo Maestro Enrico Montesano con “Bravo”, un brano tra le sue più belle commedie. Lo spettacolo si può definire un excursus della sua storia e di quella di ogni attore, dove il fil rouge è l’amore per il teatro. Ospite d’eccezione Oscar Di Maio che, tra una “Canzuncella” e qualche sketch alla sua maniera si è meritato una commovente standing ovation. Non poteva mancare un tributo a grandi personaggi che hanno contribuito a fare grande Napoli come Pino Daniele attraverso il brano “Je so’ pazzo”, Massimo Troisi con le musiche de “Il Postino” o Renato Carosone con la divertente “Io, mammeta e tu”. Brani che hanno fatto epoca, alcuni solo accennati come il triangolo di Renato Zero, inseriti con ironia tra gli spazi della scaletta. In questo viaggio in scena si arriva anche alle “canzoncine” di Ottavio, autore poliedrico di motivi divertenti come “'A canzone 'e Facebook” e di brani come “Nel bianco e nero” che ha creato suggestioni con la musica unita alla danza ed alla recitazione. La Belle époque, la commedia musicale, My Fair Lady, un salto nella fantasia con Mary Poppins e Bert e, tra gli interpreti, un bambino che ricompare sul finale per seguire Ottavio col suo piccolo bagaglio, metafora del mestiere dell’attore e delle sue passioni. Il cast di validi attori è composto da Armando Santoro, Melania Pellino, Maria Straiano, Pina Angrisano, Eduardo D’Orsi, Gabriella Piccino, Alessia Ladisi, Giovanbattista Scidà, Angelo Perrotta, Jen Quirito, Nicole Iovine e Carmela Antignano, Annamaria Dezio, Luigi Fierro, Francesco Fruggiero, Samuele Castaldo. La Band: Samuele Motta alla Batteria e Percussioni, Salvatore Fatigati alle Tastiere, Gabriele Montella al Sax. Il corpo di ballo, supportato dai costumi di Dora Occupato: Elisabetta Agoretti, Raffaella Fonderico, Lucia Pelliccia, Irene Canale, Chiara Pagliuso, Maria Fonderico, Lucia Casano, Aurora Maddaloni. Ad impreziosire lo spettacolo le scenografie di Giovanni Fatigati, le coreografie di Assunta Guarino, la direzione musicale del maestro Ciro Genno. Non a torto è stato definito uno spettacolo “da Sistina” senza nulla togliere all’accogliente teatro nel cuore della città di Pulcinella.
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