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Al “Sannazaro” il trionfo della tradizione

Al “Sannazaro” il trionfo della tradizione

L ara Sansone ha portato in scena “La festa di Montevergine” di Viviani, uno spettacolo rivolto a tutti ma complesso da allestire. Uno spettacolo che è anche cronistoria che si lega, in maniera fortissima, alla musica, e, persino, al “mélo”. Tutto, ovviamente, declinato nell’unica accezione possibile: quella popolare e devozionale. Possiamo sicuramente affermare che “La festa di Montevergine” di Viviani, oggi, vive una seconda giovinezza dopo un periodo di oblio. A cui l’ha sottratta la “riedizione” curata, da diversi anni e con gran successo di pubblico, proprio da Lara Sansone al teatro Sannazaro. Riportare in scena “La festa di Montevergine” di Viviani, per di più dedicandola alla memoria della grandissima attrice Luisa Conte, è responsabilità da far girar la testa. Perché a dirsi sembra facile ma tenere altissima la bandiera del teatro autenticamente popolare di Napoli - in tempi di rinascita in cui la città sembra vivere una nuova primavera - è cosa complicatissima. Beh, Lara Sansone anche quest’anno riesce nell’epica impresa e registra straordinari “sold out”. “La festa di Montevergine” è il trionfo della tradizione e un racconto che parla, forse senza volerlo, di un popolo che sta cambiando. Una lente di ingrandimento puntata sulle mille peculiarità di quel magma umano che solo un genio, appunto, poteva plasmare in figurine più preziose delle porcellane di Capodimonte perché sono vive da sempre e lo saranno per sempre. Questa storia è una storia immortale. Risuonano in essa canti ammalianti, nenie pesanti o soavi nelle infinite modulazioni musicali e stilistiche di un idioma che giunge da lontano. “La festa di Montevergine” disegna perfettamente, attraverso tipi e situazioni, una delle più antiche feste del sud, per diventare un autentico documento di costume, un panorama di varia umanità napoletana e popolare: sfarzo, vanità, piccole truffe, il traffico delle grazie, le sfide dei declamatori, i giochi da osteria, i canti a dispetto, le risse, gli inni sacri, le processioni, il fanatismo religioso nei suoi eccessi. E, al centro di tutto, una storia. “La festa di Montevergine”, spettacolo corale, capace di fondere sacro e profano, risate e commozione, una grande sfida ma anche una grande testimonianza di amore per la tradizione. Un cast numerosissimo, una messa in scena di sfarzi, emozioni e risate dal ritmo perfetto. L’intera compagnia veste i panni di questo grande popolo: Enzo Tammurriello, Lucio Pierri, Salvatore Misticone,Pino Lamberti, Chiara De Vita, Matteo Salsano, Ciro Capano, Gino Curcione, Tina Scatola, Ingrid Sansone, solo per citarne alcuni. Un vero e proprio spettacolo corale, impegnativo, ma capace ogni sera, di coinvolgere pubblico e attori totalmente, tra risate, memoria e commozione.

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