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13 Gennaio 2024 - 22:38
NAPOLI. Aveva 76 anni Enzo Moscato, scomparso dopo una lunga malattia nella giornata di sabato 13 gennaio. Autore, regista ed attore era il massimo esponente della Nuova Drammaturgia Napoletana, quella nata post Eduardo De Filippo e che al suo interno ebbe altri magnifici esponenti come Annibale Ruccello. Raccontando i disagi sociali di un popolo, ha spesso ambientato i suoi drammi in quei Quartieri Spagnoli che tanto amava e che non ha mai lasciato.
Dopo aver frequentato il liceo classico Genovesi, Moscato si laureò in Filosofia alla “Federico II” con una tesi sui rapporti tra i movimenti politici di liberazione sessuale e la psicoanalisi. Nel 1980 iniziò l’attività in teatro con un notevole successo di pubblico e di critica. Tra i capolavori da lui ideati si ricordano “Scannasurice”, “Signurì signurì”, “Piece noire”, “Rasoi”, “Ragazze sole con qualche esperienza”, “Embargos”, “Luparella”, “Ritornanti” e “Toledo Suite”.
Nella sua carriera Moscato ha anche ricoperto incarichi di direzione artistica per il teatro Mercadante negli anni 2003-2006, per il festival “Benevento Città Spettacolo” negli anni 2007-2009. Dal 1990 ricopriva il ruolo di direttore artistico della “Compagnia teatrale Enzo Moscato”. Tra le numerose pellicole cui ha preso parte va ricordata “Morte di un matematico napoletano” di Mario Martone. Moscato ha tenuto corsi per il conseguimento del Master in scrittura teatrale presso l'Università Suor Orsola Benincasa, ha condotto corsi e laboratori di drammaturgia e scrittura teatrale presso l'Università degli Studi di Salerno a Fisciano (Salerno) presso il Centro Studi di Napoli sul teatro meridionale, napoletano ed europeo, e altre istituzioni.
Alla notizia della sua scomparsa numerosi i messaggi di cordoglio da parte di colleghi ed appartenenti al mondo dello spettacolo. Tra i primi Giovanni Pinto presidente del “Trianon Viviani” e l’attore Gigi Attrice che ha scritto “Per me sei Eduardo De Filippo del teatro sperimentale”.
“Enzo Moscato è stato uno degli autori più prolifici e significativi del teatro e della letteratura degli ultimi 50 anni. Ci ha mostrato come dare corpo e luce alla poesia più pura partendo dal basso, dalla strada, dalle pietre, dalle voci dei suoi vicoli. Condoglianze alla famiglia e ai suoi cari". Lo ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
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