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Enzo Moscato: camera ardente in Sala Assoli, poi i funerali a San Ferdinando

Enzo Moscato: camera ardente in Sala Assoli, poi i funerali a San Ferdinando

L'attore e drammaturgo napoletano Enzo Moscato è scomparso la scorsa notte proprio mentre in città alla Sala Assoli è in corso la rassegna “We love Enzo" (II edizione), dedicata alle sue opere interpretate da attrici come Isa Danieli, Cristina Donadio, Imma Villa. 

Domani dalle ore 10 alle 14, in Sala Assoli, sarà allestita la camera ardente. Mentre i funerali si terranno domani alla 15 nella chiesa di San Ferdinando a Napoli.

Il cordoglio della città di Napoli è stato espresso dal sindaco Gaetano Manfredi sui social. Manfredi, si dice «profondamente addolorato per la scomparsa dell'attore e drammaturgo Enzo Moscato. La sua arte e i suoi personaggi indimenticabili sono orgoglio per la cultura della nostra città. Il suo ricordo resterà nella mente e nel cuore di Napoli».

«Enzo Moscato è stato uno degli autori più prolifici e significativi del teatro e della letteratura degli ultimi 50 anni. Ci ha mostrato come dare corpo e luce alla poesia più pura partendo dal basso, dalla strada, dalle pietre, dalle voci dei suoi vicoli. Condoglianze alla famiglia e ai suoi cari». Lo ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Oggi la Casa del Contemporaneo gli ha reso omaggio con l'ultima replica di Tempo che fu di Scioscia, interpretato da Isa Danieli, e con l'apertura straordinaria di Sala Assoli in mattinata «per condividere con gli spettatori un ricordo che non sarà mai l'ultimo».

«Enzo Moscato ha lasciato questo mondo in un momento caratterizzato da un forte accento tragico - dice Igina Di Napoli, direttore artistico di Casa del Contemporaneo - i poeti non muoiono mai, infatti le sue opere resteranno sempre in piedi come sculture indistruttibili».

«Dobbiamo ricordare Enzo Moscato non solo come grande artista di teatro, ma come poeta. Forse il più straordinario poeta che Napoli abbia espresso negli ultimi decenni», sottolinea Mario Martone, che con lui ha diviso momenti della sua storia, dalla fondazione di Teatri Uniti al cinema da “Morte di un matematico napoletano" a “Un giovane favoloso".

«La sua voce si è immersa nelle zone più profonde delle vite delle persone toccandone il mistero - conclude - chiunque lo abbia ascoltato porterà per sempre con sé dei versi indimenticabili, assoluti».

 

 

 

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