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L'ultimo saluto a Enzo Moscato: «Hai dato voce a Napoli»

L'ultimo saluto a Enzo Moscato: «Hai dato voce a Napoli»

NAPOLI. Prima la camera ardente nella sua Sala Assoli ai Quartieri spagnoli, poi i funerali a San Ferdinando, la chiesa napoletana degli artisti. Con un lungo applauso Napoli ha dato l'ultimo saluto a Enzo Moscato, il drammaturgo protagonista della scena teatrale partenopea degli ultimi decenni morto sabato sera a 75 anni.

«Enzo ha saputo seminare. Mi sento di dire a nome di tutti gli attori che hanno avuto la fortuna di recitarti: grazie per le parole e i pensieri meravigliosi che ci hai regalato» ha detto Toni Servillo. «Hai regalato alla letteratura napoletana - ha aggiunto - il più grande poema drammatico d'epoca contemporanea “Partitura". Nel grande dramma lirico hai voluto metterti sulle tracce di Leopardi e parlando di quell'Immenso, ho l'impressione che hai, con la tua modestia, voluto parlare tra le righe di te stesso e del tuo rapporto con la scrittura. Grazie Enzo».

«Siamo in tanti ed è una cosa bellissima. Oggi ai Quartieri spagnoli, nella sala Assoli, ho incrociato diversi sguardi di voi e altri ne ho incrociati qui. Vi vedo tutti oggi e mai come oggi ho sentito la vicinanza di tutti noi, l'appartenenza a qualcosa di grande che è l'anima di questa città di cui siamo pezzi piccolissimi, di cui ognuno di noi ha in mano la sua parte» sono state le parole di Mario Martone. «Enzo ha dato voce a questa città come Eduardo, come Viviani - ha aggiunto - ed è stata la nostra voce e perciò oggi è così difficile, perché è impensabile che la sua voce non risuoni. Ma sono fiducioso che questo giorno sarà uno spartiacque perché nuove voci arriveranno. Altre parole dovranno venire, tutto deve rinascere e credo che Enzo penserebbe questo profondamente».

A parlare anche Giuseppe Affinito, giovane attore e regista di Casa del Contemporaneo che fin da bambino ha studiato e recitato sotto la guida di Moscato: «Caro Enzo, con la tua opera hai tracciato un confine, uno spartiacque tra due mondi, un'utopia, un sogno. Noi tutti e questa città - ha aggiunto - ti abbiamo vissuto senza capirti fino in fondo, hai abbracciato un popolo dando voce e gloria alle sue viscere ammalate e oggi è assordante il silenzio che ascoltiamo». 

In chiesa, in rappresentanza del ministero della Cultura, c'era il consigliere Luciano Schifone, mentre per il Comune di Napoli ha partecipato l'assessore Teresa Armato. Accanto a lei l'ex sindaco ed ex presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino. Molti i volti del mondo del teatro, del cinema, della musica, da Isa Danieli a Cristina Donadio, da Benedetto Casillo a Nello Mascia ed Eugenio Bennato. 

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