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Il Giardino dei Semplici spegne 50 candeline al teatro Mediterraneo

Il Giardino dei Semplici spegne 50 candeline al teatro Mediterraneo

NAPOLI. La storica band napoletana de Il Giardino dei Semplici (nella foto) festeggia i suoi 50 anni di carriera musicale, venerdì 15 marzo 2024 con un concerto celebrativo al teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare. Sul palco la band che vanta nel suo palmares più di 5 milioni di copie vendute, ripercorrerà la propria storia musicale attraverso i suoi brani più celebri che hanno accompagnato le giornate di più generazioni grazie ad una miscela sonora rock-pop elegante, raffinata, impreziosita da falsetti ed impasti vocali armonici e suggestivi. Il gruppo alias Andrea Arcella (tastiere, piano, programmazione, cori), Tommy Esposito (batteria, cori), Luciano Liguori (basso, voce solista, cori) e Savio Arato (chitarre, cori) proporrà dal vivo più di due ore di musica ed emozioni con i suoi più grandi successi.

Se in un “corto circuito temporale” poteste incontrare il voi stesso di 50 anni fa cosa gli direste?

Luciano: «Calmati, non partire in quarta. Ero uno che partiva non mi facevo problemi. Mi direi di contare fino a 10 e stare tranquillo».

Tommy: «Mi darei una rassicurazione, dicendomi che non andrà tutto per il meglio».

Andrea: «Sii più tenace, di tutto quello che pensi senza giudicare. Affronta questo percorso con tenacia maggiore di quella che ora immagini, è dura ma ti divertirai».

Cinquant'anni in cui i live sono innumerevoli, uno che vi torna particolarmente in mente?

L: «Nel ’76 al “Nautilus” di Gallarate: era una balera con capienza enorme, dopo le prove scoprimmo di avere due prestazioni una alle 17 ed una alle 21. Ci trovammo a suonare di giorno, all’aperto con 5-6 mila persone ed era strano suonare con il sole».

A: «Ricordo un concerto a Pesaro nel ‘82 con le riprese Rai, in cui abbiamo dato tutto quello che avevamo imparato. Ricordo anche “La Pipa” a Prato Sesto, non sapevamo che era stato chiuso per droga e noi suonavamo alla riapertura, c’erano 50 persone… pensai “sta finendo cosi presto?”».

T: «Ricordo la prima volta che ho suonato con il Giardino dei Semplici, eravamo ad Isernia, c’era un calore inimmaginabile, avevo l’accappatoio invece che l’asciugamento. Non posso dimenticare i nostri 30 anni al Palapartenope ed i nostri 40 al Auditorium Rai di Napoli».

La scaletta sarà un tour lungo questi 50 anni?

T: «Sarà un giro in tra i nostri brani senza dare un ordine preciso».

A: «Nelle scalette bisogna stare attenti anche ai salti di tonalità per armonizzare tutti i brani».

L: «Sarà una serata ricca di sorprese con anche dei momenti da “figli al confronto”, non aggiungiamo altro lasciamo all’immaginazione».

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