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16 Febbraio 2015 - 14:46
Il conduttore e direttore artistico fiorentino non si è sbilanciato su un suo eventuale bis: «È stato un evento dedicato alla gente, fatto per la gente»
SANREMO. Conti-bis? Questa la domanda che rimbomba nelle sale dell’Ariston. “Al massimo Conti-bis…chero!”. Scherza il conduttore. Tuttavia, ha modo di essere felicissimo e non lesina sorrisoni. Gli ascolti parlano del miglior Festival di Sanremo dal 2006.
IL FESTIVAL DELLA GENTE. «lo spirito di questo festival che avevo in testa si è trasformato in programma televisivo. Siamo arrivati alle persone. Un evento dedicato alla gente, fatto per la gente, e sono contento che loro abbiano appezzato». Uno degli elementi che più hanno colpito è stata la regia televisiva. «Pagnussat ha raccontato in maniera sintetica e moderna la serata». Due le vittorie di questa edizione: aver strizzato l’occhio alle radio ed hai giovani. «Mi sono sintonizzato su tre stazioni diverse e tutte passavano canzoni di questo festival. Inoltre ho vinto la mia più grande scommessa: avere gli otto giovani in prime time. Una scelta difficile e coraggiosa che ha premiato. Ho avuto tanta fiducia dall’azienda». Tre le “vallette” della 65a edizione: Arisa, Emma e Rocio. «Brave le mie compagne, mi hanno commosso con la letterina finale, sono state una sorpresa per me». Sebbene il suo pezzo preferito, “Come una favola” di Raf, è stato squalificato, è sicuro che «il brano de Il Volo ci darà soddisfazioni perché farà il giro del mondo».
“ROBOCOP” CONTI. È stato definito il “robocop” della tv. Infatti, i suoi errori, o meglio, le sue sbavature si contano a malapena. Oltre alla gaffe con la giovane Rakele, che aveva per sbaglio annunciato come vincitrice della sfida con Amara, poco altro o nulla. Nella finale però è stato messo a dura prova in un paio di occasioni. Il duetto con Will Smith ad esempio è stato tutto frutto di improvvisazioni perché dall’entourage della star di Hollywood era arrivato il dictat di eliminare la play list scelta da lui (cosa che è stata chiesta a tutti gli ospiti). Ma il momento più difficile è stato l’errore nell’annuncio della classifica. Gli viene in soccorso il direttore di rete, Giancarlo Leone, definendolo un problema tecnico: «Il metodo utilizzato per l’inserimento dei nomi era basato sul codice del cantante allegandolo alla posizione». Conti però se l’è cavata alla grande, con mestiere: «Mi sono capitati eventi simili in altre trasmissioni, ma questo palco catalizza di più le attenzioni. Non avevo nulla di scritto, così è tutto più facile e più bello».
IL GIALLO DEL TELEVOTO. Durante la votazione finale, alcuni sms sono tornati indietro. «La spiegazione è semplice – spiega Leone -, il numero dei televotanti è stato decisamente superiore agli altri anni, circa tre volte di più, per un totale di oltre 700mila voti. Il meccanismo negli ultimi 20 minuti è stato sommerso dai messaggi». Il pubblico votante è stato a grande appannaggio de Il Volo con il 56%, a Nek il 33, Malika raccoglie appena l’11%. Classifica ribaltata per gli esperti che vedono Malika con il 39%, a Nek il 37%, Il Volo solo 24%. La giuria demoscopica ha scelto primo Nek, poi Volo e Malika. Il tutto, ponderato, ha visto una votazione finale così: Il Volo 39%, Nek 35%, Malika 25%.
LE VALLETTE FELICI. Hanno imparato tanto le vallette da questa esperienza. Più di tutte la bella Rocio Munoz Morales che dopo qualche giorno di riposo vorrà continuare a lavorare tanto per imparare la lingua. Ed intanto si gode il successo di “Ad un passo dal cielo”, fiction con Terence Hill su Raiuno. Arisa ha combattuto con un brutto infortunio ma ha stretto i denti. «Con Il Volo vince il sogno, la favola, li conosciamo da piccoli. Nonostante abbiano girato il mondo avevano il sogno di cantare a Sanremo. Se non ci fossero stati loro avrei inserito Annalisa sul podio». Tornerà nella sua “casa natia” Emma che farà da coach alla prossima edizione di “Amici di Maria de Filippi”. Da questa esperienza ho capito che devo tornare a fare la cantante (scherza su, ndr). Ci è stata grande libertà di esprimerci dall’organizzazione. Sono dispiaciuta per l’eliminazione di Anna Tatangelo, ha cantato bene, e sarei stata felice se avesse vinto Malika Ayane».
SANREMO 2016. Spente le luci si partirà subito a lavorare sulla edizione numero 66. Carlo Conti prende tempo. «Datemi un mese di tempo. Per ora dico di no ad un mio bis. Sarebbe troppo difficile fare meglio di questi numeri, un risultato imbattibile. Magari ci torno tra qualche anno. L’unica cosa che avevo chiesto quando mi era stato affidato il Festival era tornare a fare “L’Eredità”, perché è importante è che gli italiani mi vedano come quello che “cena” con loro. L’anno prossimo potrei fare il direttore artistico e far presentare a qualcun altro. L’alternanza fa bene».
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