Tutte le novità
14 Aprile 2018 - 17:39
«Hanno cercato di far "biaginare" le altre - aveva detto - ma non si può essere Anna Magnani solo perché si indossa una parrucca simile ai suoi capelli»
È morta Isabella Biagini. L'attrice e showgirl, che aveva 74 anni, si è spenta questa mattina a Roma, all'Antea Hospice al Santa Maria della Pietà, dove era ricoverata da circa un mese. Lo riferiscono fonti sanitarie contattate dall'Adnkronos.
Nel novembre scorso Isabella Biagini era stata colpita da un'ischemia.
Nata nel 1943 a Roma, il suo vero nome era Concetta Biagini. Negli anni Settanta ha recitato in numerose commedie. In un'intervista all'Adnkronos del 2011 raccontò perché, circa 35 anni prima, era stata messa per sempre da parte dalla tv. "La mia rovina - confessò - fu il 'mancato sfregamento dell'epidermide' con due grandi boss del mondo dello spettacolo: non volli cedere alle loro avance. Erano altri tempi, non c'era la libertà sessuale che c'è oggi e trovai molto sconveniente il modo in cui, queste due persone, cercarono di approcciarmi.
"Entrambi gli uomini mi proposero una storia seria - disse nell'intervista - addirittura il matrimonio, ma io non sentivo i 'violini'. Inoltre non capivo perché ci provassero con me, io ero un'attrice di talento, non sono mai scesa a compromessi, non ho mai avuto bisogno di 'buoni compagni' o 'spinte'. Così scappai via da entrambi e da allora mi fecero, uno da una parte e uno dall'altra, terra bruciata intorno. Hanno cercato di copiarmi i capelli, i lustrini, le paillettes, hanno cercato di far 'biaginare' le altre ma non si può essere Anna Magnani solo perché si indossa una parrucca simile ai suoi capelli!".
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo