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05 Giugno 2015 - 20:18
Il popolare attore si è spento oggi a Roma all'età di 90 anni
Soprannominato “l’ultimo degli onesti” il popolare attore di teatro e di cinema, Giacomo Furia (nella foto di Marco Sommella con Valerio Caprara) è morto ieri a Roma all’età di novant’anni. Ne aveva poco piu di venti quando entrando in scena con il ruolo di “Peppe ’o Cricco” nella “Napoli Milionaria” di e con Eduardo De Filippo, iniziò il suo cammino verso il successo. E ne aveva appena ventidue, quando, sempre accanto al grande maestro, nel ruolo dello “stagnaro” uno dei tre figli di quella mitica “Filumena Maturano”, cominciò a maturare l’idea, divenuta decisione nel 1949, di distaccarsi dall’inimitabile mentore per affrontare nuove avventure con il mondo del cinema. Grazie ai suoi lavori con Eduardo e Peppino De Filippo, Vittorio Gassman, Sarah Ferrati, Sofia Loren, Marcello Mastroianni, Gina Lollobrigida, con la direzione di registi del calibro di De Sica, Rosi, Blasetti, Fellini, Mulligan e grazie al suo saper diventare una delle più collaudate spalle di Totò, oggi che su Furia è calato per sempre il sipario, di lui ci resterà il ricordo di chi seppe incarnare al meglio, in scena e sul set, l’umanità del popolo napoletano. Chi non lo ricorderà accanto a Sofia Loren nell’episodio della pizza a credito nel film “L’oro di Napoli”? E chi non lo ricorderà accanto a Peppino De Filippo e Totò nella pellicola “La banda degli Onesti”? “Quando ho lavorato- raccontava Furia- anche nei piccoli ruoli ho inseguito sempre la perfezione. Mi reputo un fortunato perchè ho potuto imparare il mestiere al seguito delle grandi compagnie che lavoravano insieme per anni e non per pochi giorni come avviene oggi. E’ stata una fortuna recitare con due geni come Totò e Peppino. Sbaglia, però chi definisce Peppino come la spalla di Totò. Fare la spalla di qualcuno- ribadiva lo storico artista- è il destino di chi fa teatro ma la verità è che Peppino era un grande attore comico mentre Totò era un grande comico e basta. Non è difficile notare nei film che molte volte i ruoli si ribaltavano ed era Totò a diventare la spalla di Peppino”. Giacomo Furia che era nato ad Arienzo, in provincia di Caserta, il 2 gennaio 1925, aveva lavorato anche con Turi Ferro sostituendo ne ‘Il berretto a sonagli’ di Luigi Pirandello, un attore come Umberto Spadaro. I funerali si svolgeranno lunedi a Roma, dove viveva da anni, ed il meritato e commosso tributo che certamente gli sarà rivolto, dovrà divenire il ringraziamento di una terra per colui che tanto l’ha rappresentata ed esaltata con arte, gloria ed umiltà.
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