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Alice Popolo tra urban, jazz e R&B

Grande risconto di ascolti per il suo album di debutto “Regardes-moi”

Alice Popolo tra urban, jazz e R&B

Alice Popolo

NAPOLI. Grande risconto di ascolti per Alice Popolo, giovane cantante salernitana che in questi anni si è imposta all’attenzione della scena con il suo stile contaminato da urban, jazz e R&B, con il suo album di debutto: “Regardes-moi”. Ancorata alle sue origini partenopee, ma allo stesso tempo affascinata da svariate influenze musicali americane e inglesi, Alice cerca di raccontarsi, strato per strato nelle sue canzoni, passando da temi molto intimi, romantici e delicati a temi sociali, politici e culturali. Alice, con Regardes-Moi si racconta a tutto tondo, mettendo in luce i diversi ed eclettici aspetti della sua personalità musicale. Il mondo sonoro orchestrato da Gransta MSV unisce l’R&B, la musica napoletana e il pop con grande stile ed eleganza.

Alice che emozioni stai vivendo in queste prime settimane dall’uscita?

«All’inzio dovevo ancora realizzare quello che stava succedendo, mi sembrava tutto frastornante per la felicità. Sono contenta che stiamo riuscendo ad arrivare a quante più persone possibile e che i riscontri degli ascoltatori sono ottimi. E’ una sensazione bellissima».

Come nasce la scelta del titolo dell’album?

«l titolo del disco Regardes-Moi è una sorta di provocazione, significa “Guardami” ma è stato scritto con un errore grammaticale perché mi piace sottolineare l’imperfezione, l’errore è parte di noi. Come nell’omonimo brano in cui racconto storie di donne che vivono sensazioni non positive anche in merito alla loro in merito alla loro quotidianità».

Giochi con le parole anche in “Alice guarda i matti” parafrasando De Gregori…

«È l’unica traccia che mi è stata mandata dal mio produttore, l’ho ascoltata ed in un’oretta è nata “Alice guarda i matti”. All’inizio cercavo di prendere il ritornello del “Gatto e la volpe” di Bennato, ma qualcosa non andava… da li è nato tutto un giro di pensieri e suoni che mi ha portato ad “Alice guarda i matti”».

Quali sono i tuoi progetti futuri…

«Stiamo organizzando per il 2025 quanti più live possibili, non vedo l’ora di poter suonare dal vivo e confrontarmi con il pubblico».

Cosa vorresti trovare sotto l’albero?

«Vorrei che la musica mi portasse a realizzare i miei sogni ma anche che riuscisse a dare speranza ai ragazzi che vogliono sognare di lavorare in questo mondo».

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