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Napoli protagonista con Guè

Con il brano “Oh mamma mia” omaggia Pino Daniele. Il video girato ai Quartieri Spagnoli con D’Alessio e Geolier

Napoli protagonista con Guè

Un frame del videoclip con Guè e, sulla sfondo D’Alessio e Geolier

Si intitola “Tropico del Capricorno”, il decimo album di Guè che che rappresenta la perfetta sintesi della maturità artistica raggiunta nell’arco di oltre vent’anni di carriera durante la quale è riuscito a rinnovare e internazionalizzare come nessun altro un genere “di importazione” come l’hip hop.

Tra citazioni letterarie, cinematografiche, di costume e musicali, l’album condensa in 15 tracce il meglio delle sonorità rap di ieri e di oggi, rendendo omaggio anche all’essenza della tradizione melodica e autorale italiana. Come faceva Miller nei suoi romanzi anche Guè, immortala scorci della vita di un artista immerso nella contemporaneità, raccontandone senza filtri le iperboli e gli eccessi, ma anche le riflessioni più intime e sentimenti più personali, con un sound all’avanguardia e ricchissimo di suggestioni.

I brani orchestrati da Gué, in effetti, funzionano come scatole cinesi: basta aprirli per scoprire una catena di rimandi, omaggi e riferimenti. Come ad esempio nel primo singolo estratto, “Oh mamma mia” (feat. Rose Villain), con il tributo a Pino Daniele (l’autore originale del campione “Che soddisfazione”).

Il video del brano girato nei Quartieri Spagnoli di Napoli, e tra i tetti di corso Vittorio Emanuele vede anche i cammei di Gigi D’Alessio e Geolier che si vedono brindare e chiacchierare con Guè e Rose in un locale. “Nei tuoi skinny” (feat. Frah Quintale), recupera le origini della dancehall giamaicana, fino a “Nei DM” (feat. Ernia e Tormento), che ricorda le atmosfere west coast importate in Italia da Tormento stesso.

Le produzioni di “Vibe” e “Da 0 a 100” (feat. Shiva) sanciscono il ritorno degli anni ’80 nella musica black contemporanea, e “Kalispera” (feat. Ghali e Tony Effe) mescola con leggerezza poetiche e stili apparentemente inconciliabili. “Gazelle” (feat. Ele A) è una parentesi nostalgica che utilizza come metafora un’icona dello streetwear anni ’90, mentre “Akrapovič” (feat. Artie 5ive)gioca sulla potenza dei motori per parlare della potenza del rap.

Torna anche una delle saghe più amate dai fan di Gué con “La G la U la E pt. 3”, iniziata con il suo album di debutto “Il ragazzo d’oro” (2011). Tra le canzoni più attese c’è sicuramente “Meravigliosa” (feat. Stadio) con il ricercato campione di “Acqua e sapone” degli Stadio, che ha fatto da colonna sonora del trailer dell’album, così come episodi più intensi nei brani “Pain is love” e movie (feat. Geolier). La tracklist si chiude con le due tracce più intimiste in assoluto, due facce della stessa medaglia, “Non lo so” (feat. Chiello) ed “Astronauta”.

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