Eurovision, il Codacons contro il cantante estone che sbeffeggia l'Italia

Si chiama “Espresso Macchiato” ed è il brano con cui il rapper estone Tommy Cash rappresenterà l’Estonia al prossimo Eurovision, previsto per maggio a Basilea, in Svizzera.
La canzone dance pop, corredata da un balletto che è già un tormentone, gioca sugli stereotipi degli italiani all’estero utilizzando un italiano maccheronico pure un po’ ridicolo.
Una cantilena trash che descrive l’Italia come patria di caffè, mafia e spaghetti.

La reazione non si è fatta attendere: il Codacons ha presentato un ricorso all’European Broadcasting Union (EBU), organizzatore dell’Eurovision.
L'associazione a tutela dei consumatori ha sottolineato che il regolamento dell’Eurovision Song Contest è governato da norme etiche che promuovono la diversità culturale e il rispetto reciproco. Nel suo ricorso, il Codacons ha evidenziato come il brano di Tommy Cash perpetui stereotipi dannosi legati alla mafia e alla criminalità, rischiando di associare l’intero popolo italiano a fenomeni negativi.

La richiesta dell’associazione è chiara: eliminare Tommy Cash dalla competizione per proteggere la reputazione dell’Italia.
Ma ci si chiede: può davvero una canzone trash alimentare stereotipi così radicati e complessi?

L’arte e la musica sono spesso strumenti di provocazione e di discussione, è fondamentale trovare un equilibrio tra libertà di espressione e rispetto per le culture. La polemica sollevata dal Codacons è un richiamo importante a riflettere su come le rappresentazioni artistiche possano influenzare la percezione di un intero popolo. Tuttavia, è altrettanto cruciale ricordare che la cultura italiana è ben più ricca e sfaccettata di quanto un singolo brano possa rappresentare. La vera sfida è affrontare gli stereotipi con ironia, consapevolezza e umorismo, piuttosto che con la censura.

Tommy Cash che canta "Espresso Macchiato" è più ridicolo per come canta e balla piuttosto che per ciò che dice sull'Italia. E come direbbero tutte le nonne napoletane, uniche detentrici di saggezza internazionale: chi si offende, è fetente.