POMPEI. In piedi il pubblico che ha affollato il Teatro Grande del Parco Archeologico di Pompei ha applaudito a lungo l'Orchestra dell'Esercito Italiano che ieri sera ha chiuso il Festival Internazionale del Cinema di Pompei: a trionfare i film In the Nguyen Kitchen e 154. Premi alla carriera a Luca Ward e Neri Parenti. Perfetta come sempre l'organizzazione della Soprintendenza Archeologica di Pompei.
Diretta da Enrico Vanzina e presieduta da Annarita Borelli, la prima edizione della kermesse dedicata al tema dell'identità culturale non è stata capita e - forse - persino boicottata dalle istituzioni che non hanno partecipato all'evento, tranne il sindaco di Torre Annunziata, Corrado Cuccurullo, con l'assessore Alfonso Ascione.
I vincitori
Per lacompetizione lungometraggi ha trionfato il film franceseIn the Nguyen Kitchen diStéphane Ly-Cuong, distribuito in Italia daKitchenFilm: una commedia musicale intima e vibrante che racconta il rapporto madre-figlia in una cucina vietnamita, tra identità culturale e sogni artistici. Nella sezionecortometraggi, il premio è andato a154 (Italia), diretto daAndrea Sbarbaro eRiccardo Copreni, con la partecipazione diGiovanni Storti (del celebre trioAldo, Giovanni e Giacomo): un corto toccante che esplora i confini della memoria e dell'emotività. Ad applaudirli, anche i rappresentanti del film giapponeseLet's meet at Angie's bardiYurugu Matsumoto eGino Rivieccio, regista diDa cosa nasce cosa, entrambi in concorso.
La serata si è aperta con la performance del maestroDomenico Sepe, che ha plasmato dal vivo una scultura ispirata alFauno pompeiano.
Ad accompagnare il pubblico in un viaggio emozionale tra cinema e musica, le esibizioni dell'Orchestra della Banda dell'Esercito Italiano, che ha proposto un applaudito medley di colonne sonore, e del mezzosopranoLucia Rubedo. Applauditi anche gli artisti diSoul Food Vocalist.
La serata, condotta daSergio Assisi, ha visto inoltre la consegna deiPremi alla carriera al registaNeri Parenti, e all'attoreLuca Ward, che ha emozionato la platea alla quale ha regalato la frase del film "Il Gladiatore": «Al mio via, scatenate l'inferno» che lo ha reso famoso.
«Questo festival nasce da un'esigenza culturale profonda. Ma soprattutto nasce da una visione, che è stata portata avanti con forza e determinazione - ha affermato la presidente del Festival, Annarita Borelli - il festival avrà un futuro. E sarà un futuro luminoso».
Enrico Vanzina ha condotto gran parte della serata con aneddoti raccontati in tono confidenziale: «È per me una grandissima soddisfazione aver ricoperto, per la prima volta, il ruolo di direttore artistico di un festival di cinema - ha affermato - Questa prima edizione è stata entusiasmante: abbiamo mostrato film meravigliosi. Abbiamo ospitato incontri di altissimo livello, coinvolgendo alcune tra le più prestigiose università e accademie, e alcuni dei più grandi autori del cinema italiano. La serata finale è stata qualcosa di unico: per la qualità musicale, per la presenza del pubblico e per l'altissimo livello degli ospiti. Sono davvero contentissimo e spero con tutto il cuore che questo festival possa avere una vita lunga e luminosa».
Divertente il regista Neri Parenti che, ricevendo il Premio alla carriera, ha affermato: «Ho ricevuto diversi premi alla carriera, che sono sempre meglio di un premio alla memoria!».
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