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Tra sogno e realtà, Ligabue infiamma la Reggia di Caserta

La carica dei 36mila «La notte di Certe notti» del rocker emiliano

Tra sogno e realtà, Ligabue infiamma la Reggia di Caserta

Ligabue trasforma la Reggia di Caserta in un palcoscenico di incredibili contrasti: tra storia e modernità, tra sogno e realtà, tra il fascino di una delle più sontuose residenze reali italiane e l’atmosfera sfrenata di Las Vegas. È stato un concerto che ha saputo unire due mondi apparentemente distanti, offrendo uno spettacolo che resterà nella memoria di oltre 36.000 spettatori, tra emozioni autentiche e riflessioni profonde.

Il palco si affaccia sul maestoso palazzo disegnato da Vanvitelli, ma il suo sguardo si perde oltre le mura, proiettando immagini che raccontano la febbre del gioco, le storie di donne e uomini in cerca di fortuna, e le vite spesso difficili celate dietro l’illusione della fortuna facile. Un’immagine potente che si scontra con la bellezza senza tempo di quella reggia, creando un’atmosfera unica e suggestiva.

Il concerto, intitolato «La notte di Certe notti», ha celebrato tre decenni di musica e carriera di Luciano Ligabue. Per la prima volta al Sud, il rocker di Correggio ha ricostruito un mosaico della sua lunga esperienza artistica, mescolando citazioni, ricordi e schegge di vita, come in un grande puzzle che non richiede di essere perfettamente assemblato, ma che si compone di evocazioni e racconti, spesso inaspettati eppure coerenti.

Sul palco si sono alternati i fedeli compagni di viaggio, dai ClanDestino alla formazione più recente con Luciano Luisi alle tastiere e il giovane Lenny alla batteria, passando per il mitico Little Taver, il regista di Radiofreccia. Non sono mancati momenti di pura adrenalina, come l’assolo di Poggipollini, il «capitan Fede» della scena, che ha marchiato a fuoco la conclusione di «Certe notti» con la sua chitarra.

Tra passaggi elettrici e acustici, tra il racconto narrativo e i brani più pop, Ligabue ha tessuto un filo conduttore che unisce le sue anime: quella rock, quella di storyteller e, infine, quella più mainstream. Sul grande schermo alle sue spalle, immagini e scritte contrastavano con le luci rosse di Las Vegas, creando un effetto visivo che sottolineava il dualismo tra sogno e realtà, tra il divertimento e le urgenze sociali. Sono apparsi riferimenti a temi come l’emergenza climatica, il riscaldamento globale, e il potere femminile, tra immagini di Tina Pica e Titina De Filippo, e scene di incontri tra figure di potere come Putin, Trump e Mattarella vestito da astronauta.

Lo spettacolo ha anche regalato momenti di pura energia, con pezzi come «Bambolina e barracuda», «Non è tempo per noi» e «Piccola stella senza cielo», accompagnati da acrobazie e giochi di luci che hanno infiammato Caserta, rendendo la città sorprendentemente giovane e vivace. La platea, in un crescendo di emozioni, ha cantato a squarciagola «Balliamo sul mondo», mentre sul palco si alzava una Cadillac rossa da cui sono partiti brani come «Si viene e si va» e «Il meglio deve ancora venire».

Ma lo spirito di Ligabue non si ferma alla celebrazione: tra i messaggi di pace e giustizia, il concerto si è fatto anche portavoce di un rinnovato senso di responsabilità. Prima di chiudere, il palco ha proiettato slogans contro i massacri nel mondo e ha richiamato all’unità e alla solidarietà, con un atteso «Il mio nome è mai più», testimonianza di un impegno civile che attraversa la sua musica.

Il concerto si è concluso con un’ultima, intensa passeggiata di Ligabue tra la folla, che ha attraversato tutta la piazza a piedi, per poi tornare sul palco principale, tra i brani di «Leggero» e le note di «Tra palco e realtà». La notte di Caserta si è trasformata in un’occasione di festa, riflessione e speranza, con un artista che, con il suo carisma e la sua sincerità, continua a scrivere pagine importanti della musica italiana. E il sogno si rinnova: appuntamento al 12 giugno 2026, quando Ligabue tornerà a far vibrare lo stadio Olimpico di Roma, promettendo ancora una volta di far vivere emozioni indimenticabili.

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