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Il concerto

D’Alessio incanta i 15mila di piazza Plebiscito

Prima delle sette serate-evento: oltre tre ore di musica, 50 successi in scaletta e un pubblico in delirio tra cori e ovazioni

D’Alessio incanta i 15mila di piazza Plebiscito

Gigi D'Alessio (ph Angelo Orefice)

Un successo annunciato. Gigi D’Alessio, in piazza Plebiscito per la prima delle sette magiche serate, ha deliziato la platea con ben 50 successi. L’inizio è stato con “30 canzoni” (brano con il quale il 7 giugno 1997 diede il via al suo primo concerto nell’allora stadio “San Paolo”), seguito da “Il cammino dell’etа”, “Cattiveria e gelosia”, terzultimo brano “sfornato” dall’artista in tandem con il suo paroliere di sempre, Vincenzo D’Agostino.

Poi si è proseguito con “Un cuore ce l’hai” e “Non mollare mai”. Applausi scroscianti, il pubblico già abbondantemente “caldo” che canta a squarciagola ogni brano del cantautore che ringrazia con affetto i suoi 15mila seguaci. Si riprende con un “classico” come “Anna se sposa”, seguito da “Mez’ora fa”, “Meza bucia”, “Cumpagna mia”, “Un nuovo bacio”, “Senza tuccа” (incisa con Geolier), “Quanti amori”, “Si te sapesse dicesse”, “Un cuore malato”, “Non dirgli mai” (con il pubblico che canta interamente il brano) e “Un selfie con la vita”, ultima canzone, in ordine cronologico, dell’ampio repertorio che va dal 1992 ai giorni nostri. Sì, perchè ormai Gigi D’Alessio canta da ben 33 anni… Sembra ieri.

Ovazioni, scene di fan in delirio. Insomma, è festa grande. E vai con “Io vorrei”, “Dove sei”, “Una notte al telefono” e “Primo appuntamento”. D’Alessio passa al repertorio “veloce” intonando “Comme si femmena”, “Body merletto e collant” e “Non raccontarlo al tuo ragazzo”. Piccola pausa e D’Alessio si siede dietro al pianoforte iniziando il “medley piano” con “Si tornasse a nascere”, “Te voglio bene ancora” e “Spiegame che re” prima di ripartire, tra l’entusiasmo dei fan, con “O posto d’Annarè”, “Chiove” e “Rosa e lacrime”.

A seguire il “medley italiano” composto dall’esecuzione dei brani “Sei importante”, “Portami con te”, “Insieme a lei”, “Non riattaccare” al quale hanno fatto seguito, tra le ovazioni dei fan, “Cient’anne” (brano con il quale duetto con Mario Merola) e la leggendaria “Annarè”. L’ultimo “giro” è rappresentato dall’interpretazione di brani definiti “hold”, quelli cantati quando era l’idolo delle feste di piazza e delle cerimonie, come “L’ultimo gettone”, “Si tenisse 18 anne”, “Amico cameriere”, “Sposa ragazzina”, “E guaglione e Napule”, “Un mese di ritardo”, “Fotomodelle un po’ povere”, “Sotto le lenzuola”, “Guagliuncè”, “Una magica storia d’amore”, “Miele”, “Como scena el corazon”, “Mon amour”, “Buongiorno” e il gran finale con “Napule”.

Nei saluti finali non dimentica nessuno, dai vocalist ai musicisti, per questo viaggio che da quasi sette lustri dura con successo cristallino. Ad accompagnarlo sul palco la band composta da Davide Frezza alla batteria, Roberto D’Aquino al basso, Pippo Seno e Ciro Manna alle chitarre, Kekko D’Alessio al pianoforte e alle tastiere, Max D’Ambra alla programmazione e alle tastiere, Lorenzo Maffia al pianoforte.

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