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Al “Bracco” il duo De Santis-Casertano con “Tesoro non è come credi”

La nuova commedi di Paolo Caiazzo diretta da Claudio Insegno

Al “Bracco” il duo De Santis-Casertano con “Tesoro non è come credi”

In via Tarsia, là dove il Teatro Bracco da anni custodisce storie, memorie e frammenti di un’umanità intensa e contraddittoria, torna a splendere la luce della grande commedia. A guidare il pubblico in questo nuovo viaggio scenico è ancora una volta la padrona di casa, Caterina De Santis, icona di una scena napoletana che sa farsi materna e irriverente allo stesso tempo. Accanto a lei, l’energia farsesca e sempre misurata di Enzo Casertano, interprete capace di modulare il comico con una sorprendente delicatezza emotiva. Da giovedì 11 dicembre all’11 gennaio 2026 (feriali ore 21.00, sabato ore 19.30, domenica ore 18.30), il Bracco accoglie la nuova commedia “Tesoro non è come credi”, firmata dalla penna brillante e arguta di Paolo Caiazzo e diretta con ritmo millimetrico da Claudio Insegno.

È un titolo che già nel suo suono promette equivoci, sospetti, fughe e ritorni: la materia viva di quelle relazioni umane che tutti credono di conoscere, e che invece nessuno riesce davvero a dominare. Attorno ai due protagonisti si muove una compagnia affiatata e ricca di personalità. Enzo Varone, Tina Scatola, Valerio Largo, Rino Grillo, Valeria Califano e Noemi Giordano portano in scena una galleria di figure che sembrano uscire dalla quotidianità di tutti noi: persone che amano, mentono, sperano, si ingannano e si perdono nel labirinto delle proprie fragilità.

La commedia brillante, ma mai superficialmente leggera, gioca con il terreno minato delle relazioni sentimentali. Amore, tradimento, incomprensione, desiderio e paura diventano elementi di una danza emozionale che Paolo Caiazzo costruisce con mano sapiente, sospendendo il pubblico tra riso e riflessione, tra la gioia dell’equivoco e l’amara consapevolezza di quanto, spesso, le nostre vite siano forgiate da verità taciute e da parole mai dette. Sotto la regia di Claudio Insegno, i dialoghi prendono un passo rapido, scandito da tempi comici calibrati senza mai sacrificare la profondità psicologica dei personaggi. La scena si apre così come un piccolo teatro dell’anima: dietro ogni battuta scanzonata pulsa il nervo scoperto della gelosia, dietro ogni situazione paradossale vibra la fragilità di chi teme di perdere il proprio punto di riferimento.

Nel susseguirsi delle situazioni comiche, equivoci che si moltiplicano, sospetti che si insinuano come ombre capricciose, il pubblico si ritrova a osservare sé stesso. Perché la farsa, quando è ben congegnata, sa essere più vera del realismo, e in questo spettacolo il sorriso diventa il velo attraverso cui guardare alla complessità delle nostre relazioni. “Tesoro non è come credi” è dunque una farsa moderna, irrorata di romanticismo, malintesi e lampi di pura comicità, ma anche un piccolo trattato sentimentale sulle inquietudini che abitano le nostre case e i nostri cuori. Un debutto che rinnova la tradizione del Teatro Bracco: raccontare la vita attraverso il teatro, e il teatro attraverso l’ironia sottile e profonda della vita.

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