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16 Agosto 2019 - 17:25
Dal sogno all’incubo: quello più ignobile, il razzismo. La notte della finale di Supercoppa Europea poteva essere indimenticabile per Tammy Abraham, l’attaccante 21enne del Chelsea che nella finale contro il Liverpool ha calciato l’ultimo rigore, quello decisivo. Sarebbe bastato un gol per regalare il trofeo alla sua squadra, ma la palla è finita sui piedi del portiere dei Reds Adrian, che con la sua parata ha regalato la Supercoppa al Liverpool. Mentre il portiere del Liverpool (svincolato fino a pochi giorni fa) è diventato un eroe, il povero Abraham è stato attaccato ferocemente dai suoi tifosi. Le lacrime di Abraham dopo l’errore, lo specchio della delusione di un ragazzo che sentiva il peso della responsabilità e sapeva di deludere i suoi tifosi. Ma di certo non pensava che quelle lacrime sarebbero diventate di rabbia e dolore per quello che è accaduto dopo. Nelle ore successive alla partita il calciatore è stato letteralmente bersagliato di offese e insulti, la maggior parte di natura razzista.
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