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09 Settembre 2019 - 22:03
A Tokyo l’atleta campano si arrende solo in finale al kazako Assadilov
TOKYO. Il feeling tra Angelo Crescenzo ed il podio continua ad essere solido. Il 26enne karateka sarnese, che lo scorso anno ha conquistato il titolo mondiale nella categoria dei 60 kg, ha infatti chiuso con l’argento al collo la “Premier League di Tokyo”, che si è conclusa domenica scorsa nella capitale giapponese, la stessa che tra meno di un anno ospiterà le Olimpiadi 2020. A negargli il gradino più alto del podio, nell’occasione, è stato il kazako Darkhan Assadilov, capace di imporsi in finale con un secco 6-0: «Non è andata come mi aspettavo - è stato il commento di Crescenzo - ma comunque abbiamo conquistato punti importanti per il ranking olimpico, si tratta di un passo avanti vero Tokyo 2020. La medaglia? La dedico a mia madre che oggi compie gli anni, mi dispiace di non averle regalato l’oro, ma ci aspettano altri importanti impegni e la mia voglia di fare bene è alle stelle».
Il mirino di Crescenzo è chiaramente già puntato sulle Olimpiadi di Tokyo, alle quali tra l’altro il campano potrà partecipare in una categoria non sua, quella dei 67 kg, visto che quella dei 60 kg non è categoria olimpica.
Crescenzo a parte, la spedizione italiana a Tokyo può vantare anche un’altra medaglia d’argento, quella conquistata da Clio Ferracuti nei +68 kg, e quella di bronzo vinta da Viviana Bottaro, di nuovo sul podio dopo un periodo sfortunato. Amarezza invece per Silvia Semeraro, quinta nei -68 kg.
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