Feola: «Manca continuità, il Pomigliano può crescere ancora»

Vincenzo Feola non ama accontentarsi. All’inizio di ogni percorso, quando si è soliti tracciare degli obiettivi, l’allenatore campano punta in alto e durante il tragitto alza ripetutamente l’asticella, pretendendo dai suoi calciatori il massimo impegno. Ecco perché, nonostante il bottino di 13 punti raccolti in sei giornate, si ritiene soddisfatto a metà del suo primo scorcio d’avventura sulla panchina del Pomigliano. Il recente pareggio contro Isola Liri (da 0-2 a 2-2) è l’ennesima occasione per invitare la squadra a non allentare mai la concentrazione.   
STIMOLI - «Dobbiamo fare molto di più», è il messaggio lanciato da Feola a fine gara, lo slogan che sa di sfida per restare ancorati alla vetta della classifica fino al termine della stagione. Attualmente il Pomigliano occupa la quarta posizione nel Girone H a quota 20 punti, a cinque lunghezze dalla capolista Nardò. I granata navigano in acque tranquille, ad un passo dal paradiso, eppure l’invito di Feola è proprio quello di convincere la sua squadra a non accontentarsi mai e a non rilassarsi, scongiurando il frequente errore di guardarsi alle spalle. «Non so cosa succede ai miei ragazzi, alterniamo momenti di grande calcio a cali di concentrazione inspiegabili». è successo con la Virtus Francavilla (1-2) e pure domenica scorsa.  

GOBBATO - C’è poi la questione “stadio amico” che Feola intende non ignorare ed anzi evidenzia volutamente. Da quando il Gobbato ha riaperto le porte a tifosi e squadra il bottino è il seguente: un punto in due giornate. «Giocare in casa dovrebbe essere un vantaggio - ha commentato Feola dopo il pari di domenica - forse i ragazzi subiscono troppo la tensione e il dovere di vincere a tutti i costi. Ma la stagione è lunga e sono ottimista». Ci fosse un bicchiere da analizzare, l’allenatore campano lo vedrebbe senza dubbio mezzo pieno. Tradotto: fiducia massima in vista del futuro, ma per raggiungere grandi traguardi mai abbassare la guardia. In attesa, ovviamente, di tornare ad esultare davanti ai propri tifosi.