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07 Gennaio 2020 - 20:52
Dopo lo sfogo di patron Mazzamauro continua la polemica a distanza tra oplontini e Palermo
TORRE ANNUNZIATA. Da corsa solitaria a dualismo: il girone I di Serie D ha cambiato volto nel giro di un paio di mesi, gli ultimi. Quelli che hanno riportato il Savoia dal -13 del 9 novembre all’attuale -3 dal Palermo capolista. Tanto che tra i due club iniziano le polemiche, innescate dai rosanero per l’orario di inizio dell’ultimo match del Savoia (alle 15 anzichè le canoniche 14.30). Una polemica artificiosa, a dire il vero, visto che il regolamento è dalla parte degli oplontini, come ha giustamente puntualizzato lunedì il presidente Mazzamauro. E ieri, a dare manforte al patron, è intervenuto anche il direttore generale Giovanni Rais: «Perché c’è la necessità di strumentalizzare le parole? - ha detto il dg - Perché c’è necessità di creare sfumature là dove non esistono? I 90 minuti sul campo che sanciscono le vittorie o le sconfitte non possono trasformarsi in base a quanto viene detto sui social. Il vero problema è che si crea ad arte sempre la polemica della quale, in Italia, non se ne può fare a meno, su tutto. Si è voluto mistificare questo dualismo come la celebre storia di Davide e Golia. Io ci sto a fare la parte di Davide, e noi lo siamo Davide al cospetto di Golia, per tanti motivi. Però fatemi e fateci fare la parte di Davide. Condannati, spacciati dati per morti, invece siamo lì, a 3 briciole dallo scalpo. Magari non lo prenderemo lo scalpo, però siamo arrivati lì per meriti». Poi, parlando direttamente a “Golia” Palermo: «Sono stato nella tua tana e non mi hai fatto paura, ora devi venire ad incontrarmi all’inferno e noi abbiamo fame e la bava alla bocca»
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