Coronavirus, Ghirelli ottimista: «La stagione va condotta sino in fondo»

NAPOLI. Il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, prova a fare il punto sullo stop imposto dal coronavirus e sulle prospettive di ripartenza della sua Lega: «Speravo di non aver ragione, purtroppo ho azzeccato la pericolosità di questo maledetto virus sin dall’inizio - dice Ghirelli a Italpress - Sin dall’inizio abbiamo lavorato per sospendere, mettendo la salute al primo posto. Per questo a inizio settimana c’è stato l’accordo con l’Aic per sospendere gli allenamenti. Adesso siamo in un periodo buio, però noi italiani siamo migliori di ciò che sembriamo: confusionari e “zozzoni” in tempi normali, in quelli difficili viene invece fuori la parte migliore del paese, la voglia di farcela». Ed è proprio un messaggio di coraggio e speranza che lanciano i 60 club di C e della Lega Pro con il tweet #distantimauniti, espressione dell’essere tutti assieme una “squadra” di uomini e donne con un unico obiettivo: dare un aiuto nell’emergenza. Il “cinguettio” si unisce alla campagna di raccolta fondi per i respiratori artificiali lanciata dalla Lega Pro ai suoi club perché «la C è il calcio che fa bene al Paese - dichiara ancora Ghirelli - ha una dimensione sociale di rilievo e noi dobbiamo essere i moltiplicatori nel Paese delle azioni che possono essere di supporto». Se mercoledì la Serie A ha registrato con lo juventino Rugani il primo caso di positività al nuovo coronavirus, la Serie C aveva già pagato dazio: «Sì, ne abbiamo avuti diversi, ma abbiamo instaurato un protocollo che ha funzionato, che riguarda la gestione casi e la messa in sicurezza di tutti i coinvolti». Poi il messaggio di speranza: per il numero uno della Lega Pro la stagione in corso non verrà archiviata: «Va condotta sino in fondo, poi vediamo in quali tempi. Bisogna capire in questi 15 giorni se si ha una inversione; nessuno di noi sa realisticamente quando si ripartirà. Al momento l’indicazione è il 3 aprile, poi faremo eventualmente una nuova deadline».