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SOC.C&R: il calcio <br> visto come scienza sociale

SOC.C&R: il calcio <br> visto come scienza sociale

Al Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federco II si studia il fenomeno calcio da un altro punto di vista. Aperta una collaborazione con l’A.S.D Napoli Calcio Femminile e Maschile

Semplice se non scontata la traduzione dall’inglese all’italiano del termine soccer, in particolar modo in una città fortemente inflazionata dal calcio. L’acronico SOC.C.&R indica invece il laboratorio per attività di ricerca e la formazione di nuovi dirigenti e operatori dello sport. Sociologia, Calcio & Ragazzi consiste in una triade pensata per rispondere, in modo accurato, alla crescente richiesta di professionalità.  Bandite le improvvisazioni nel settore, si sostanzia una fattiva collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federco II e l’A.S.D Napoli Calcio Femminile e Maschile, a supporto della crescita e la qualificazione delle attività sportive. All’orizzonte si staglia così un nuovo modo di intendere e fare calcio, attraverso un percorso all’avanguardia, sviluppando su base scientifica innovativi approcci alla gestione della squadra. Sotto la lente d’ingrandimento delle sei studentesse universitarie, Raffaella D’Ambrosio, Martina Russo, Rosanna Sarnataro, Barbara Paparcone, Anna Granitto e Marina Rania, coordinate dai professori Luca Bifulco, Luciano Brancaccio e Francesco Pirone, lo studio delle relazioni tra i molteplici attori in gioco: dirigenti, allenatori, ragazzi e genitori. Molto più che un semplice monitoraggio quanto preziosi rilievi empirici, volti a fornire nel concreto il fabbisogno delle scuole calcio e dei club giovanili, gestire le tensioni e creare un clima di benessere. Saperi e competenze sociologi consentono di delineare le linee di intervento in quelle aree di attività dove persistono carenze organizzative e lacune professionali. «Il mercato del lavoro e il mondo del pallone impongono la necessità di nuove figure professionali. Ho sempre creduto nella genuinità del calcio femminile, contrassegnato da passione e attaccamento alla maglia» dichiara Lello Carlino, presidente del Napoli Carpisa Yamamay. «Le nuove figure dirigenziali rappresentano un importante sbocco occupazionale e ne avremo la riprova in tempi rapidi» commenta Italo Palmieri, direttore generale della Carpisa. «Valori, competenze e merito le tre stelle polari funzionali alla crescita dei giovani napoletani, che costituiscono la vera risorsa economica urbana» conclude l’assessore comunale Alessandra Clemente. Lo sviluppo di Napoli transita obbligatoriamente, ancora una volta, dal calcio. Dunque dal SOC.C.&R.

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