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11 Maggio 2020 - 11:00
Intervista esclusiva al "Roma" del presidente del Comitato regionale: «Lavoriamo senza sosta per il futuro»
NAPOLI. Emergenza Coronavirus per l’Italia, crisi economica che galoppa nel calcio dilettante e nel settore delle scuole calcio. Di questo abbiamo discusso con il presidente del Comitato regionale campano della Figc, Carmine Zigarelli.
Il presidente della Lnd, Cosimo Sibilia, ha stimato nel 30% del totale il numero delle società dilettantistiche che rischia di scomparire. Cosa prevede per la Campania?
«La crisi che stiamo vivendo avrà inevitabilmente delle ripercussioni sul mondo del calcio dilettantistico, ma stiamo lavorando sodo affinché le stime previste siano molto più basse. Sin dal primo giorno del lockdown siamo stati al fianco delle società, delle loro esigenze e delle loro necessità. Rappresentiamo la base del calcio, il valore sociale del nostro operato è immane: dal Nord al Sud è presente una squadra di calcio e il suo presidente è un punto di riferimento per un’intera comunità».
Le scuole calcio vivono soprattutto dei proventi delle quote di iscrizione dei ragazzi che per un terzo non pagheranno questa stagione. Si rischia un tracollo...
«Il sostegno alle società è l’ obiettivo primario della Federazione. Stiamo lavorando per tutelare il patrimonio calcistico del nostro Comitato regionale. Gli aiuti diretti da parte dello Stato sono imprescindibili per una forte ripresa del calcio di base. Sono necessari bonus per le scuole calcio, per poter dare ossigeno e per creare le condizioni di una ripartenza in tranquillità. Ma in questa pandemia va considerato anche il valore di chi investe, con sponsorizzazioni e di chi mensilmente paga una retta. Lo Stato deve intervenire incentivando tale disciplina anche dando sgravi fiscali dal lato della domanda. Defiscalizzazione per chi investe nello sport con sponsorizzazioni ed incentivi fiscali per i genitori che pagano le rette. Al Governatore De Luca abbiamo chiesto l’uso gratuito degli impianti sportivi e ulteriori contributi per le Asd, considerando il grande lavoro di formazione e di educazione svolto dai presidenti, dai dirigenti e da tutti gli addetti ai lavori».
Un settore da tutelare in toto...
«Nelle scuole calcio si coltivano i sogni di tanti ragazzi, molti dei quali totalmente strappati alla strada, e che nella squadra trovano una famiglia, nel mister, nel presidente un vero punto di riferimento. Inoltre per dare ulteriori supporti concreti il Credito Sportivo ha predisposto delle misure emergenziali ad hoc, per un importo che va dai tre ai 25mila euro, per le associazioni sportive dilettantistiche e le società sportive dilettantistiche. In prima persona sto contattando i sindaci campani affinché aiutino le società dei territori di competenza, garantendo l’uso gratuito delle strutture fino al 2021».
Come guarda all’operato del Governo in merito agli aiuti per questo settore fino ad ora?
«Il Governo e il ministro Spadafora hanno già destinato al nostro mondo degli aiuti e hanno garantito che ce ne saranno altri, soprattutto perché hanno accolto il nostro grido di aiuto, supportato dalla valenza sociale del nostro operato. Quanti campioni campani della Serie A, hanno storie di vita complessa, e hanno più volte raccontato che quel calcio a quel pallone sul quel campetto con quel presidente, gli hanno salvato la vita? Il calcio è molto di più di un semplice calcio alla palla, l’armonia, il rispetto delle regole, il sacrificio, l’amicizia e il senso di famiglia che si crea in ogni singola scuola calcio, consente a tutti questi giovani non solo di essere dei buoni sportivi, ma soprattutto dei buoni cittadini. Contribuiamo con i fatti a creare una società migliore».
Molte scuole calcio pagano fitti salati e ora i gestori rischiano di chiudere. Come supportarli?
«Come dicevo prima abbiamo chiesto al Governatore De Luca l’uso gratuito delle strutture sportive fino a giugno 2021, oltre che contributi a fondo perduto, e in prima persona sto contattando i sindaci campani affinché tutelino le scuole calcio dei territori di competenza. Continuerò senza sosta a tutelare il nostro grandioso e importante patrimonio calcistico, i sogni e i progetti delle società».
Le scuole calcio riuscivano anche ad allontanare i ragazzi dal mondo “virtuale”. Si rischia un grande passo indietro?
«Come Lnd abbiamo lanciato gli Esport, già prima della pandemia, per trasmettere anche attraverso i videogiochi i sani valori dello sport e dell’inclusione sociale. Abbiamo proposto un’attività videoludica, per rafforzare il lavoro di squadra, per evitare che i ragazzi si isolassero, per stimolare la fiducia in loro stessi e aumentare anche con il livello di attenzione necessario per il loro rendimento scolastico. Siamo riusciti come Lnd ad usare in maniera propositiva i videogames, ma ciò sicuramente non allontanerà i giovani dal calcio giocato sul prato verde, la loro voglia di esultare e di tornarsi ad abbracciare per un gol».
Quali le strategie della Figc Campania per supportare le scuole calcio nel prossimo futuro?
«Per noi il calcio giovanile è fondamentale come il lavoro svolto da ciascuna scuola calcio. Colgo l’occasione per ringraziarle tutte per le opere di solidarietà che hanno svolto in questa emergenza da Covid-19 e per il sostegno da remoto, tipo con allenamenti in web, che hanno fornito a tutti i loro tesserati, continuando la loro mission nonostante le tante difficoltà. Il calcio campano sarà tutelato tutto, nessuno resterà indietro, e stiamo lavorando come sempre “di squadra”, accogliendo le istanze e le proposte che arrivano dal mondo delle scuole calcio, per elaborare soluzioni che possono farci uscire da questa crisi più forti di prima».
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