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25 Novembre 2020 - 14:18
«Nella mia squadra devono pensare a lavorare, firmiamo contratti importanti e siamo tutelati, in questo momento chi cerca alibi non può stare con me. Io vivo questo lavoro a 300 all'ora tutti i giorni, voglio persone con passione. La squadra mi segue, sta giocando un grande calcio, certamente serve più malizia e cattiveria agonistica». Il tecnico del Gennaro Gattuso risponde così alle polemiche del post Milan nella conferenza stampa di presentazione della gara di Europa League con il Rijeka in programma domani sera al San Paolo.
«Io sono contento della squadra, poi se qualcuno qui a Napoli pensava che dovevamo fare 130 punti e non perdere mai, non è un problema mio. Io Io so quello che la squadra sta dando e che calcio sta proponendo».
«Quello che è stato scritto non è tutto vero. Non ho litigato con la squadra, ho espresso il mio pensiero. Voglio vedere qualcosa in più. Non possiamo giocare solo di fioretto, ci sono momenti in cui serve la lettura delle partite che è fondamentale. Certo volte si può giocare male, ma si può mettere più agonismo». Gattuso risponde così alla notizia di uno scontro con la squadra.
«Ho subito precisato che la responsabilità era la mia, non ho massacrato alcun giocatore» le parole del tecnico partenopeo. «Se sceglierei ancora Politano così vicino a Mertens? Tutta la vita. Non è un ruolo che mi sono inventato io, lo faceva già al Sassuolo. Questa squadra deve alzare l'asticella, non deve pensare a quanto sia brava ma deve stare là, aiutarsi e annusare il pericolo senza pensare cosa può fare il compagno. Sono orgoglioso di allenare questa squadra, bisogna solo aggiustare questo modo di stare in campo. In tutto quello che è uscito c'è qualcosa di vero ma altre cose che non stanno né in cielo e né in terra».
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