Tutte le novità
10 Dicembre 2020 - 12:47
È morto Paolo Rossi, aveva 64 anni. Il calcio piange l'eroe del Mundial 82. La notizia è giunta nella notte tra mercoledì e giovedì. Rossi era malato da tempo. La moglie Federica Cappelletti, giornalista e scrittrice, su Instagram ha postato una foto che la ritrae insieme al marito e un semplice messaggio: "Per sempre". E anche su Facebook lo ha ricordato con un'altra immagine di famiglia: "Non ci sarà mai nessuno come te, unico, speciale, dopo te il niente assoluto".
Nato a Prato il 23 settembre del 1956, a livello di club Rossi indossò le maglie di Juventus, Vicenza, Como, Perugia, Milan e Verona. Ma 'Pablito', come fu poi soprannominato, è stato soprattutto l'eroe dell'Italia al Mundial '82 vinto dagli azzurri con Enzo Bearzot in panchina. In quell'edizione della rassegna iridata, Rossi segnò tre gol contro il Brasile guidando l'Italia in semifinale, poi altri due contro la Polonia e uno contro la Germania nella finale di Madrid.
Rossi è morto al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, gestito dall'Azienda ospedaliero-universitaria senese. Il campione del Mundial '82 era ricoverato dopo l'aggravamento della malattia che gli era stata diagnosticata nella scorsa primavera.
Il Pallone d’Oro del 1982, uno dei soli quattro italiani a vincerlo, era affetto da un tumore ai polmoni. Lascia la moglie, Federica, e tre figli: Sofia Elena, Maria Vittoria e Alessandro.
La camera ardente è stata allestita nell'obitorio dell'ospedale Santa Maria delle Scotte. Sarà aperta fino a domani mattina e in base alle restrizioni anti Covid l'accesso sarà contingentato e riservato ai parenti e agli amici.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo