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22 Febbraio 2021 - 07:15
A Bergamo altra sconfitta per gli azzurri che soccombono in casa dell'Atalanta. Gattuso scivola al settimo posto. Il gran gol di Zielinski e l'autorete di Gosens non evitano il tracollo.
La vittoria contro la Juventus è stata soltanto una piacevole illusione. Il Napoli sta sprofondando, trascinando dietro di sé una scia di non gioco, errori offensivi e difensivi, e una iattura continua dal punto di vista degli infortunati. I partenopei perdono in casa dell’Atalanta e scivolano al settimo posto in classifica.
Come sempre, preoccupa il non gioco della squadra di Gattuso e una perforabilità difensiva sempre più preoccupante. L’Atalanta si conferma bestia nera del Napoli e dopo aver eliminato gli azzurri in Coppa Italia vince anche lo scontro diretto, in chiave qualificazione alla prossima Champions League, valevole per la 23esima giornata della Serie A. Al Gewiss Stadium termina 4-2 con reti di Zapata, Gosens, Muriel e Romero. Inutile per il Napoli la magia di Zielinski e l’autogol di Gosens. La squadra di Gasperini sale a quota 43 punti, balzando momentaneamente in quarta posizione. Per il club campano, decimato dalle assenze, è la quarta sconfitta nelle ultime 5 partite in ogni competizione.
Nel primo tempo l’Atalanta tiene in mano il pallino del gioco ma fatica a pungere. Al 17’ Muriel pesca in verticale Pessina, il centrocampista si prepara la conclusione da dentro l’area ma cade dopo un lieve contatto con Mario Rui. Dalla panchina bergamasca si invoca l’intervento del Var, ma l’arbitro Di Bello non è d’accordo.
L’ATALANTA SI CONFERMA BESTIA NERA del Napoli e dopo aver eliminato gli azzurri in Coppa Italia vince anche lo scontro diretto, in chiave qualificazione alla prossima Champions League, valevole per la 23esima giornata della Se-rie A. Al Gewiss Stadium termina 4-2 con reti di Zapata, Gosens, Muriel e Romero. Inutile per il Napoli la magia di Zielinski e l’autogol di Gosens. La squadra di Gasperini sale a quota 43 punti, balzando momentaneamente in quarta posizione.
Per il club campano, decimato dalle assenze, è la quarta sconfitta nelle ultime 5 partite in ogni competizione. Nel primo tempo l’Atalanta tiene in mano il pallino del gioco ma fatica a pungere. Al 17’ Muriel pesca in verticale Pessina, il centrocampista si prepara la conclusione da dentro l’area ma cade dopo un lieve contatto con Mario Rui. Dalla panchina bergamasca si invoca l’intervento del Var, ma l’arbitro Di Bello non è d’accordo. Al 69’ Gollini ferma con i piedi Insigne e l’Atalanta 2’ dopo segna ancora con lo scatenato Muriel: il colombiano sfrutta un errore di Bakayoko, doppio passo ubriacante a Rrahmani e conclusione sotto l’incrocio dei pali. Gosens spaventa i suoi con un goffo autogol al 32’ su punizione dalla destra, ma ci pensa un colpo di testa di Romero a smorzare gli entusiasmi del Napoli.
Finisce 4-2 e per l’Atalanta è un ottimo avvicinamento all’andata degli ottavi di Champions contro il Real Madrid. L’orizzonte ora sembra cupo: nella speranza che Osimhen possa ristabilirsi completamente, giovedì c’è la gara dentro o fuori con il Granada in Europa League: bisogna ribaltare il 2-0 dell’andata.
E domenica, ancora al Maradona, arriverà il Benevento per un derby che potrebbe avere, in caso di altro risultato negativo, esiti drammatici.
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