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Zapata, prima rivale e poi obiettivo: può sostituire Gabbiadini

Zapata, prima rivale e poi obiettivo: può sostituire Gabbiadini

Sabato la sfida all’Udinese del colombiano, poi De Laurentiis fisserà i termini del ritorno anticipato dal prestito

Da Duvan a Zapata. A Napoli l’attaccante colombiano veniva chiamato (anche sulla maglia) col nome di battesimo. La richiesta era direttamente del presidente De Laurentiis. Poi il prestito all’Udinese, ed è tornato a “chiamarsi” Zapata. Sta facendo bene in Friuli: non benissimo, ma bene. Un infortunio e non una grande continuità, non solo per colpa sua. I cambi di allenatore (sia lo scorso anno che in questa stagione) non lo hanno aiutato. Ma il prestito biennale, così è sancito, finirà il prossimo 30 giugno. Mancano sei mesi, quindi, alla fine naturale dell’accordo.

NULLA CHE NON SI POSSA anticipare, e di fatto un accordo che si può rompere. Il Napoli sta pensando seriamente di riportare Zapata a casa con sei mesi d’anticipo. Complice la necessità di un attaccante in luogo dell’infortunato Milik, ma anche l’imprevista (ammesso che ci sarà davvero) partenza di Gabbiadini, che porterà a due gli attaccanti da immettere nell’organico. Troppo complicata una doppia operazione a gennaio, la logica vuole che è meglio anticipare la natura delle cose e far rientrare Zapata prima alla base. Se Gabbiadini dovesse andar via, questo il piano che sembrerebbe avere il Napoli, Zapata arriverebbe al suo posto. Per l’altro attaccante, invece, ci sarà un discorso a parte, svincolato dalla conferma di Gabbiadini e dall’eventuale ritorno di Zapata.

E L’UDINESE? Non può molto, a dire la verità. Vero che c’è un accordo già scritto, ma c’è pure una penale che consente al Napoli di riportare il giocatore indietro già dopo i primi sei mesi di prestito. È sufficiente pagare una penale che a quanto pare fu fissata a tre milioni di euro, all’epoca, che dovrebbero essere diventati due quest’estate. Considerando che mancano solo sei mesi alla fine dell’accordo è probabile che questa cifra, comunque non eccessiva, sarà ulteriormente scesa. E l’Udinese non può nulla, se non organizzarsi col Napoli per trovare un sostituto, magari. Un prestito di un giocatore in luogo dei soldi della penale, ad esempio. Uno scenario che ha stuzzicato qualcuno è una sorta di scambio: Gabbiadini in Friuli, magari in prestito, e Zapata in azzurro. In realtà non ci sono segnali di una simile operazione, anche perché De Laurentiis difficilmente cederà Gabbiadini in prestito, e soprattutto l’attaccante ex Sampdoria guarda a un club di maggiore prestigio, anche a costo di andare all’estero. Anzi, la pista internazionale è la più gradita al calciatore, a quanto pare, che continua a essere molto apprezzato in Inghilterra.

INTANTO “ZAPATONE” sabato sarà avversario. Non ci sono motivi per pensare che Delneri (che non vorrebbe perderlo a gennaio) non lo schieri titolare. Il colombiano, che a Udine si trova bene, tornerebbe volentieri a gennaio a Napoli, come anche il suo agente sudamericano ha confermato. E la partita di sabato sarà un’occasione per stuzzicare De Laurentiis e convincerlo ulteriormente che la prima mossa in attacco è proprio quella di riportare Zapata a casa. Giuntoli è favorevole, ma il patron ci rifletterà. Non vorrebbe deludere Pozzo, ma a necessità non si potrà voltare le spalle.

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