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29 Settembre 2021 - 18:28
«Proviamo a vincere ancora». Non si accontenta Luciano Spalletti. Dopo l'en plein in campionato, il tecnico del Napoli vuole fare bella figura in Europa League. Domani pomeriggio al Maradona arriva lo Spartak Mosca. E l'intenzione è quella di conquistare i tre punti e prendersi la vetta del girone. Anche perché il primo posto conta moltissimo quest'anno visto che si va direttamente agli ottavi.
Qualcosa, però, rispetto a domenica scorsa col Cagliari va cambiata. «Faremo quattro o cinque cambi», ha ammesso l'allenatore dei partenopei. Anche perché domenica il Napoli dovrà sfidare una Fiorentina che sta stupendo tutti.
«Rispetto alle ultime sfide - ha continuato Spalletti - vorrei vedere aggiungere qualcosa in più. Le 5 sostituzioni hanno allungato la vita alle partite, per essere al sicuro bisogna fare 3 gol mentre prima con 2 gol era un risultato difficile da ribaltare. Per le possibilità di attaccare la linea del Cagliari, c'erano state situazioni che andavano sfruttate, è una riflessione che è stata posta alla squadra».
Lozano potrebbe tornare dal primo minuto. È un elemento che può risultare determinante: «È un ragazzo splendido, squisito, qui dentro tutti hanno queste caratteristiche e si trova bene. Ha un po' ritardato la condizione per l'incidente, ora però lo vedo motivato, sorridente, è un po' come Osimhen, lo vedo nell'ambiente giusto per lui».
A quanto pare si sta svuotando l'infermeria azzurra. E Spalletti è contento: «Stanno bene quelli che stavano fuori, abbiamo fatto degli allenamenti personalizzati perché Sinatti è un preparatore attento ai dettagli, sa inserirsi nei ritagli dei momenti tattici. Sono tutti pronti, dispiace aver lasciato fuori Ghoulam perché andava lasciato fuori uno dalla lista e al momento lui era fuori ma nei pensieri di non prendere il terzino sinistro come doppio ruolo c'è la predisposizione per un campione e un uomo squadra come lui. È uno di quelli di cui parlava anche Insigne, che dettano i ritmi di tutto il gruppo, sono degli allenatori in campo e per me è più facile».
Intanto i tifosi azzurri si stanno facendo sentire. Per la gioia di Spalletti: «Napoli e il Napoli stanno benissimo insieme, il contatto diretto fa diventare più facile acchiappare quelle sensazioni che ti danno solo i rapporti umani ravvicinati. Anche quando ci sono entrato vuoto, per il primo allenamento, i miei occhi l'hanno visto pieno e con i rumori dei cuori dei napoletani che vogliono bene a questi colori».
L'impressione è che Spalletti si stia divertendo con questo Napoli... «Io sto bene - ha chiarito il toscano - mi diverto quando finisce la partita ed ho vinto (ride, ndr). Mi dicono contadino, e un po' lo sono, prudente».
L'eccesso di autostima può trasformarsi in eccesso di confidenza a volte ma Spalletti ha una sua idea: «La confidenza bisogna averla, per dirsi le cose in maniera libera, si può dire la propria se ritiene che possa dare qualcosa in più. L'allenatore non è per forza intelligente, le cose intelligenti le possono dire tutti. L'importante è che non ci sia presunzione».
Tornando all'attualità bisogna fare molta attenzione allo Spartak. «Ha perso la prima gara in casa col Legia - ha evidenziato Spalletti - ma hanno perso immeritatamente per qualità di gioco, hanno sbagliato tanti gol. Se vi capita di vedere come ha segnato il Legia al 93', uno sgrana gli occhi e non ci crede. Sembrava una palla fuori, ma non esce per 20 metri, partono in ritardo perché credevano fosse fuori e gli altri vincono ma il risultato non era giusto. Per loro è questa la gara per rimanere dentro, se perdono sono fuori. In Russia tengono tantissimo all'Europa. Ancora di più se di fronte c'è un'italiana. A lottare sono abituati, sono fatti così, la mettono anche sul piano del sacrificio e della lotta, ci sono allenatori che vengono da fuori ma nessuno gli può insegnare quello».
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