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Spalletti: «Assenza Politano? Non ci faremo condizionare»

Spalletti: «Assenza Politano? Non ci faremo condizionare»

«Verrà fuori una partita con tutte e due le squadre che cercheranno la vittoria a caccia di punti. L'Inter è una squadra fortissima, lo era lo scorso anno e lo è quest'anno con Inzaghi». Parla così del big match della 13esima giornata tra Inter e Napoli di scena domani a San Siro il tecnico dei partenopei, Luciano Spalletti, nella conferenza stampa della vigilia. «È una partita importantissima per tutti e due. Ma finché non lo dice la matematica non c'è nulla di definitivo. Ci sono tante squadre forti che possono arrivare da tutte le parti», conclude.

«NESSUNA RIVINCITA, A S.SIRO PER VINCERE E DAR GIOIA AI NOSTRI TIFOSI». «Non ho rivincite, è un passaggio importante per un'altra piccola felicità. Abbiamo una città dietro che freme, mi hanno detto che alla partenza ci saranno 1000 persone per salutarci, si sente che la vivono così anche se rimangono a casa, ma organizzano da giorni per essere tutti insieme, è una roba che ci deve per forza far riflettere sul nostro comportamento, chi non la sa riconoscere è segno che non sarà mai fiero»

POLITANO. «L'assenza di Politano per la positività al Covid? Fa parte delle difficoltà della stagione, vi siete dimenticati che nelle prime due giornate abbiamo giocato con 2 centrocampisti, Demme fuori, Zielinski fuori dopo 20 minuti, non c'era Anguissa e si giocava con chi c'era e si è fatto ciò che si è fatto ugualmente. Che si fa, si lascia il dubbio per una mancanza o di fare una partita al di sotto di quello che possiamo fare?».

«NAPOLI A SAN SIRO CON LE CERTEZZE DI QUANTO FATTO FINORA». «Come arriva il Napoli alla sfida del Meazza contro l'Inter? Con le certezze di ciò che ha prodotto finora, le qualità che hanno saputo esibire i nostri giocatori, migliaia persone che ti sostengono qualora una volta ti venisse il dubbio di non farcela ad essere fortissimo. I dubbi non ce ne sono, noi andiamo a fare la partita, contro un avversario che le stesse qualità nostre, calciatori di livello come il nostro e un allenatore che ha esperienza su quel gioco che gli fa fare e una squadra che l'ha già fatto gli anni scorsi. Le difficoltà vanno affrontate, altrimenti si fa spazio a chi non vede l'ora di affrontarle, non c'è altra scelta». 

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