Cerca

De Novellis, titolo italiano da fiaba per il Rione Traiano

De Novellis, titolo italiano da fiaba per il Rione Traiano

Il racconto del prima, durante e dopo l'incontro vinto a Vicenza che ha portato il napoletano doc sul tetto della categoria

NAPOLI. I giorni dopo un trionfo sono carichi di emozioni, di ricordi indelebili. Resteranno infatti scalfiti nella mente di tutti quegli attimi interminabili di attesa e gioia incontenibile. Ma quelli passati sono anche attimi lunghi, stenuanti, ricchi di ansia e trepidazione prima di un verdetto così importante. Quegli attimi che sembrano un'eternità per intenderci: sono quelli che separano Carlitos dal titolo. Attimi nell'espressione dello sfidante, il padrone di casa Roncon che in cuor suo sperava di far di Carlo un sol boccone.

Sono frementi nell'attesa di Valerio e del suo "angolo", allucinati negli occhi e nel cuore di parenti ed amici giunti con ogni mezzo al palazzetto di Vicenza. Gli attimi di papà Guido, della moglie Federica, della figlia Rosa che lo segue come un'ombra. Sono lunghi gli attimi anche per il più giovane della famiglia, Guido jr, che da casa, riconosce il papà e sembra indicargli la strada verso la vittoria.

E poi? E poi quel pugno al cielo, adesso sì che  puoi alzarlo, Carlitos. Sei riuscito ad infilare in valigia il tricolore e portarlo fin giù nella tua Napoli, nella tua terra, nel tuo quartiere. Nella tua palestra.

"Un emozione forte" - Sono queste le prime parole di Carlo De Novellis, campione italiano dei pesi medi. Un titolo vacante che d'ora in poi  sarà pieno della tua forza, della tua caparbietà. " Sono felice per aver regalato un'emozione forte a tutte le persone che mi vogliono bene - prosegue Carlitos -: ho lavorato tanto durante questi mesi di allenamento, non è stato facile".

Sacrificio della sua squadra, di papà Guido ma anche di Valerio e Gerardo Esposito che hanno tirato a lucido Carlo spronandolo e lanciandolo a grandi passi verso il titolo italiano. Ma questo il campione lo sa bene..." A settembre - spiega Carlo -   pesavo 92 kg., i mesi che hanno preceduto il match sono stati difficili, ringrazio mio padre e mia moglie Federica per la pazienza e la dedizione con cui mi hanno accompagnato in questo cammino". Nella sua palestra Carlitos ha già ripreso ad allenare i suoi ragazzi, nulla è cambiato ma l'emozione si legge, inevitabile, nei suoi occhi. " Ho voluto fortemente questa vittoria - urla il neo campione - per me vuol dire tanto".

Vuol dire soprattutto aver battuto un avversario forte e molto più giovane, vuol dire riprendere quel cammino interrotto per tanti, troppi anni. Vuol dire riprendere le fila, insomma. Parliamo di Carlo De Novellis, professionista dal 2006, vincitore della Coppa Italia nel 2007 e, udite udite, in finale il Carlo partenopeo battè l'attuale campione europeo, quel Matteo Signani passato alle cronache per successi e match emozionanti. Poi lo stop, la ripresa, a 41 anni sonati. Forza di volontà, voglia di stupire e vincere. " Ci avevo già provato in passato - tuona Carlo -  ho perso e non ero in condizione. Avevo chiesto il rinvio, avevo problemi. Ho combattuto lo stesso".

Oggi, invece sei il campione italiano. Il campione napoletano che tutti vogliono bene. La famiglia, gli amici, gli allievi. Quelli al palazzetto di Vicenza e quelli che hanno spinto Carlo da casa. Chi si è organizzato per una serata speciale come al 21 Biergrube: via la tradizionale musica dal vivo e live il match di Carlo tra una birra ed un panino. Napoli è anche questa. Sostegno a prescindere. Sostegno da un quartiere troppo maltrattato, troppo spesso in balia di titoloni e invece ricco.

Ricco di talento e voglia di affermarsi. E Carlo porta il titolo al Rione Traiano. Con orgoglio. Lo mostra ai familiari, agli amici di sempre, lo mostra al via vai di persone comuni che hanno voglia di fare anche una semplice foto col campione.

"La mia palestra - conclude Carlo - ha un duplice obbiettivo: formare e forgiare atleti e dare una possibilità ai ragazzi del quartiere". Belle parole campione, la tua palestra ha lanciato Carmine De Filippis, Luigi Minopoli e l'ultima campionessa juniores, Miriam Tommasone protagonista agli europei e quattro volte campionessa italiana juniores. Belle parole ma ottimo lavoro di squadra. Squadra nella quale perfettamente si muove Valerio Esposito che ha curato la parte atleitica del percorso verso il titolo di Carlitos. All'angolo urla, si agita. Spinge e sprona Carlo. Alla fine anche lui stremato spiega il match e le sue emozioni.

"Sapevamo di dover stravincere: quando sei fuori casa non puoi solo vincere, c'è il rischio che i giudici capovolgano l'esito. Invece abbiamo stravinto. Ogni ripresa dicevo a Carlo che quella importante sarebbe stata la successiva. Abbiamo lavorato bene, non si aspettavano un Carlo così pimpante sul ring. Sono felice per quanto di buono abbiamo fatto". E adesso cosa succede? Una riflessione va fatta. Bisogna mettere in palio il titolo. Valerio ha le idee chiare. " Valutiamo un match tra qualche mese - conclude - questa volta a casa nostra. Saremo pronti". E pronti saranno tutti: la pugilistica De Novellis gonfia il petto ed attende lo sfidante. Carlitos, a te!

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori