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19 Aprile 2022 - 07:43
Azzurri avanti con un rigore realizzato dal capitano. Mourinho trova il pareggio in pieno recupero con il Faraone e resta aggrappato alla corsa Champions (-5 dalla Juve). Spalletti a -4 dal Milan e a -2 dall’Inter
NAPOLI. Niente da fare: al “Maradona” il Napoli proprio non va. Ieri contro la Roma era la partita da vincere (la classica ultima spiaggia) per rimanere ancorati al sogno scudetto, ma ancora una volta la vittoria non si è vista. Dopo la sconfitta contro la Fiorentina della scorsa settimana, è arrivato il pareggio contro la Roma. Un risultato di fatto inutile, perché allunga il distacco da Inter e Milan, che hanno vinto venerdì e che prendono altro margine. A maggior ragione con i nerazzurri che hanno ancora una partita da recuperare.
Aritmeticamente non è finita, ovviamente, ma le premesse non ci sono. MANCANO CINQUE PARTITE e andrebbero vinte tutte, confidando in un super crollo del Milan e dell’Inter, che di fatto hanno un vantaggio su cui poter costruire la corsa scudetto in questa volata finale. Il Napoli non va oltre il pareggio, 1-1, e rischia di uscire dalla corsa Scudetto; la Roma resta imbattuta per la dodicesima partita di fila. Al "Maradona" un gol di El Shaarawy nel recupero gela Spalletti e il pubblico partenopeo in una serata indirizzata dal rigore di Insigne in avvio. Il tecnico partenopeo deve fare a meno di Ospina e in porta c’è Meret. Mourinho lascia a riposo Mkhitaryan e torna a schierare dal 1’ in campionato Zaniolo. In difesa il ballottaggio lo perde Kumbulla e lo vince Ibanez che combina il primo pasticcio del match franando su Lozano in area dopo 9’: Di Bello consulta il var e concede il rigore, Insigne dagli undici metri non sbaglia.
La Roma gioca di rimessa, provando a sfruttare la velocità di Zaniolo, reduce dalla tripletta al Bodo/Glimt, ma Koulibaly (ammonito, salta Empoli) è perfetto. La squadra di Mourinho prova quindi a sfruttare l’arma forte della stagione, i calci piazzati, con lo specialista, Lorenzo Pellegrini: il capitano giallorosso ci prova su punizione dal vertice dell’area ma Osimhen sporca la traiettoria sulla traversa in quello che è il quindicesimo legno colpito dalla Roma in stagione. Nella ripresa Mourinho cambia: fuori l’ammonito Cristante, dentro Mkhitaryan. Al 57’ cambio obbligato per Spalletti che perde Lobotka per un infortunio muscolare e si gioca la carta Zielinski. POCO DOPO la Roma sfiora il pareggio: Karsdorp crossa, Abraham sfugge a Rrahmani ma sbaglia il colpo di testa da due passi. La squadra giallorossa cresce, con Mkhitaryan è scattata la scintilla e poco dopo c’è un’altra chance: sponda di testa di Abraham, Pellegrini tarda al tiro e Mario Rui è decisivo nella diagonale. Al 71’ altra brutta notizia per i giallorossi: Zaniolo protesta, l’arbitro Di Bello lo ammonisce e il classe 1999 salterà l’Inter. Sempre Zaniolo al 77’ è protagonista di un episodio da moviola dopo un contrasto con Meret: per Di Bello non è rigore. Nel finale Zaniolo si fa male alla caviglia ma nel recupero Mourinho la pareggia coi cambi: finta di Felix, tacco di Abraham e tiro vincente di El Shaarawy, che vale l’1-1. Il Napoli è ora a 67 punti, a -4 dal Milan capolista. Domenica si va a Empoli, che non vince dalla gara d’andata, proprio al “Maradona” con gli azzurri.
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