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Open Città di Pozzuoli, tanti ospiti al Tennis Club per la seconda edizione

Open Città di Pozzuoli, tanti ospiti al Tennis Club per la seconda edizione

Al tavolo di presentazione il presidente del TC Pozzuoli, Antonio Laezza, la presidente della Federtennis, Virginia di Caterino, il presidente onorario della Puteolana, Daniele Tamburrino, il Ds dei granata, Gianni Pirone, e per il Comune di Pozzuoli, il consigliere Mariano Amirante.

In un bel pomeriggio puteolano, presso il Tennis Club Pozzuoli, sito nella magnifica cornice del quartiere di Monteruscello, si è tenuta la presentazione della Seconda Edizione dell’Open Città di Pozzuoli. Con questa iniziativa la città flegrea rilancia con orgoglio una sfida ambiziosa che passa attraverso il torneo con montepremi 7500 euro fino all’idea, sottolineata sul tavolo della conferenza stampa dal presidente del sodalizio Antonio Laezza, di poter arrivare tra qualche anno nel circuito internazionale del tennis. Al tavolo presente anche il presidente della Federtennis Virginia Di Caterino: «Sono un dirigente felice perché il nostro movimento è in salute e il Pozzuoli si conferma struttura ai vertici per potenzialità e dedizione alla causa. Un torneo internazionale? Non è facile rispondere. La fiducia nel progetto Pozzuoli mi porta a confermare la disponibilità della federazione che qui in Campania rappresento». Spazio anche per Vincenzo Garbato: «I quarta categoria giocheranno le loro partite sul veloce, i terza e i seconda sulla terra battuta. Lo scorso anno vinse Remy Bertola, svizzero che oggi è tra i primi 500 giocatori al mondo. Ci aspettiamo un livello ancora più alto». Ospiti anche il presidente onorario della Puteolana Daniele Tamburrino e il Ds Gianni Pirone. Nel pubblico c’erano anche i calciatori Paolo Sardo e Fabrizio Guarracino, presenti in quanto protagonisti della promozione della Puteolana in Serie D. Quindi il presidente Laezza «Per noi lo sport è uno strumento insostituibile di educazione, formazione delle persone e dei ragazzi. Anche i più piccoli di questo quartiere che spesso ospitiamo affinché per tutti, non solo per quelli agiati, possa esserci la chance di cimentarsi in una disciplina speciale come il tennis». Il torneo avrà inizio oggi dalle 17.30 con, al momento 140 iscritti, ma sino a sabato si prevedono almeno altre 40 iscrizioni. Occhi puntati Andrea Paciello, il più alto in classifica tra gli atleti sino ad ora iscritti.


Il dottor Mariano Amirante, consigliere del Comune di Pozzuoli, ha risposto a una nostra semplice domanda inerente al “matrimonio” tra Amministrazione Locale e Federazione sportiva: «L’esigenza principale nel nostro territorio e nel sud è quella legata alle strutture. Non credo ci sia bisogno del rappresentante, nel nostro caso il Sindaco ha voluto tenere per se il mandato dello sport perché c’era molta attenzione su questa tematica. La questione delicata è inerente agli investimenti per creare le strutture, noi a Pozzuoli lo abbiamo fatto sostenendo l’iniziativa privata come nel caso del Tc Pozzuoli senza metterci un euro ma abbiamo sostenuto dal primo minuto l’iter burocratico perché i tempi pubblici sono diversi da quelli privati. Bisogna sottolineare che è fondamentale fare investimenti e il filone del Pnrr è importante, non partito benissimo, nonostante Pozzuoli abbia presentato un progetto sulla riqualificazione degli impianti sportivi. Abbiamo partecipato ai bandi sport e periferie a cui abbiamo partecipato ottenendo 700 mila euro per lo stadio Conte. Però questi investimenti non dovrebbero essere una tantum ma strutturali. C’è bisogno che vengano trasferiti soldi per fare in modo che nascano strutture come queste, ma parlando di tutti gli sport. Amministrazioni come la nostra non hanno la disponibilità di economiche per promuoverle ma c’è tutta la volontà politica di farlo».


Allo stesso quesito ha risposto anche il presidente della Federtennis Campania, Virginia di Caterino: «Fondamentalmente sono necessarie conoscenza e competenza. Perché se parlo con chi di sport ne capisce poco il dialogo si fa complicato. A Pozzuoli hanno avuto la competenza di investire nello sport, però bisogna anche predisporsi al dialogo e all’investimento. Serve anche un bagno di umiltà da parte delle Federazioni per aiutare chi non conosce lo sport, ma serve anche dall’altro lato un bagno di umiltà e un po’ di conoscenza. Sono sicura che le amministrazioni capiranno che lo sport è futuro sotto tutti i punti di vista, e quando le Amministrazioni capiranno questo saranno loro a venire da noi».


Il presidente del Tennis Club Pozzuoli Laezza non solo parla del suo sogno ma di un aneddoto dolce ma allo stesso tempo profondo: «Ieri sera stavamo mangiando un pizza, entrano due bambini e ci chiedono di poter giocare a tennis. Gli abbiamo dato le racchette e hanno giocato. Noi siamo così, aperti e vicino ai ragazzi che hanno fame di sport. Questo è l’esempio che c’è un forte legame con il territorio».


Una piccola parentesi goliardica con il difensore Paolo Sardo, fratello del noto difensore ex Chievo Gennaro, che più volte ha punito il Napoli. «Il giorno prima che doveva giocare contro il Napoli al San Paolo lo andai a trovare in albergo e gli disse che il giorno dopo avrebbe segnato. Ovviamente è un grandissimo tifoso del Napoli». Seguono risate del pubblico presente.


E da qui ci ricolleghiamo al presidente onorario Tamburrino della Puteolana, in merito al possibile percorso della sua squadra in futuro, magari emulando il Chievo Verona. «Con la società il nostro punto di riferimento è sempre stato il Chievo. Infatti ci chiedevamo perché loro si e noi no. Ma quando ti trovi dentro comprendi che la strada è in salita anche se a Pozzuoli abbiamo trovato la strada spianata tra tifoseria e Amministrazione. Adesso vediamo in Serie D cosa ci attende».


Da qui l’ultima domanda al Direttore Sportivo Gianni Pirone, inerente alla costante ricerca del nuovo Messi o Cr7 tra i giovani: «Purtroppo i genitori sono la nota dolente del settore giovanile, sono il male dei loro figli. Ho una scuola calcio da 38 anni, la Campanile, creata da mio padre nonché ex calciatore della Puteolana. Oggi è complicato perché non c’è più la qualità di una volta, è difficile trovare chi può diventare un fenomeno. Oggi ci sono giocatori normali che non sono più bravi degli altri, ma meno scarsi degli altri. Anni fa c’erano calciatori bravi. Quando anni fa vedevi qualche partita delle giovanili vede dei ragazzi che avevano qualità tecniche innate, e la scuola calcio non insegnava nulla. Oggi ci sono molte più attrazioni che distraggono i giovani, infatti non esiste più la più grande scuola di calcio che è la strada. Poi ci sono i genitori che spesso le loro repressioni le ripercuotono sui figli non comprendendo che i bambini sono diversi da loro. Poi c’è un altro problema serio che sono gli addetti ai lavori. Gli istruttori non capiscono che i veri protagonisti sono i bambini e non loro. A ragazzini si parla di preventiva, palla scoperta e palla coperta, e non vengono insegnati i fondamentali del calcio. Oggi l’istruttore vuole fare l’allenatore e non l’educatore-istruttore. Fortunatamente io vado avanti da 38 anni e ho 400 iscritti, sono uscite tante società che hanno voluto portare novità e nomi di ex calciatori. Da noi c’è sempre stata onesta, trasparenza e coerenza oltre ad avere professionalità e competenza, e altri due aspetti come organizzazione e programmazione che oggi non ha nessuno».

L'evento di presentazione si chiude tra gli applausi del pubblico. E adesso occhi puntati sull’Open Città di Pozzuoli.

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