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Festa e qualche mugugno, ma Spalletti promette: «Arriveranno altri rinforzi»

Festa e qualche mugugno, ma Spalletti promette: «Arriveranno altri rinforzi»

DIMARO FOLGARIDA. La serata più attesa del ritiro del Napoli a Dimaro si è consumata come un vero e proprio rito. Tutti in piazza Madonna della Pace per salutare gli azzurri nella classica serata della presentazione della squadra. Un evento non in tono minore, con il clima di preoccupazione che si vive a Napoli che sembrava molto distante, e non solo geograficamente. I circa 2.500 tifosi azzurri in piazza hanno salutato la squadra con calore e affetto, provando a dimenticare le tante partenze.

La mancanza di Insigne, Mertens, Ospina e Koulibaly in apparenza non si è fatta sentire. Per ora, almeno dal paesino del Trentino, arriva fiducia e voglia di entusiasmo. Convinti che i rinforzi arriveranno (oggi Ostigard a Dimaro) e che si possa finalmente voltare pagina. Serata all’insegna dell’ottimismo, nel dolce clima atipicamente estivo di Dimaro, in una bella serata. Come sempre a presentarla è il Dj Decibel Bellini, che appena arriva chiede alla piazza di salutare Kalidou Koulibaly: «Voglio fare un saluto a un calciatore che è stato speciale per me, per i tifosi, per tutti. Gli vogliamo tanto bene e gliene vorremo sempre. Vorrei salutare un calciatore che ha vestito la maglia numero 26 e che si chiama Kalidou»...

I tifosi rispondono, come allo stadio, “Koulibaly”, per tre volte. È il momento di Luciano Spalletti. L’allenatore sale sul palco per primo e quando inizia a parlare viene interrotto da un contestatore che utilizza parole scorrette. L’allenatore lo invita a stare zitto, ma non ignora il clima difficile di questi giorni, e di fatto risponde alle perplessità dei supporters. «Alcuni giocatori sono andati via, gente come Ospina, Ghoulam, Koulibaly, Mertens, Insigne, ma altri ne sono arrivati e altri ne arriveranno portando nuovo entusiasmo. Quello che non deve mancare mai è il vostro supporto. Stiamo uniti!». Poi Decibel presenta la squadra, chiamando uno per volta tutti i giocatori sul palco.

Ovazione, in particolare, per Victor Osimhen, ma anche per Mario Rui e il nuovo acquisto acquisto Khvicha Kvaratskhelia. Un’ovazione particolare per il nuovo capitano azzurro, Giovanni Di Lorenzo. Lui eredita la fascia di Lorenzo Insigne, e di fatto anche quella mancata di Kalidou Koulibaly. Il nuovo Napoli riparte sicuramente da lui, un gruppo coeso che nonostante abbia perso elementi importanti si sente unito esattamente come nella passata stagione. Il momento più particolare quando sul palco sale il sindaco di Dimaro Andrea Lazzaroni: «Vi porto saluti e ringraziamenti di tutto il Trentino, della Val di Sole e soprattutto di Dimaro-Folgarida. Una sola parola: grazie! Trasformate il nostro paese in una festa. Ringrazio i tifosi e la squadra, ringrazio il presidente De Laurentiis».

Appena viene nominato il patron, dalla piazza partono fischi e boati di disapprovazione, interrotti dalle parole del sindaco: «No, avete una bella squadra e un grande allenatore. Questa sera rinomino la piazza: stasera si chiama Piazza del Plebiscito!». Nessun dirigente era presente, né Aurelio De Laurentiis né il figlio Edo, vicepresidente. Quando sul palco sale Tommaso Starace il pubblico canta “Ciro Ciro”, invocando - di fatto - il ritorno di Dries Mertens in azzurro. Un sogno che, forse, è destinato a rimanere tale.

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