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05 Settembre 2022 - 13:27
«Non è cos 'e nient. È come se fosse diventata una parola d'ordine negli stadi di mezz'Italia. Anche quando la squadra avversaria non è il Napoli partono i cori razzisti contro i napoletani. Non è goliardia, non sono sfottò. È il sintomo di una malattia che c'è nel Paese e la politica, una certa politica, invece di prenderne le distanze, la cavalca». Lo affermano in una nota lo scrittore Maurizio De Giovanni e il senatore Sandro Ruotolo commentando gli episodi avvenuti nel fine settimana in alcuni stadi di Serie A.
«Non sono sufficienti le multe per discriminazione territoriale. Non sono solo tifosi isolati che quando vengono identificati vanno cacciati a vita dagli stadi - aggiungono -. Dobbiamo chiedere alle società di realizzare una campagna di prevenzione. Ma se i cori si dovessero ripetere bisognerà procedere anche alla penalizzazione in classifica. A furia di dire è cos 'e nient rischiamo di diventare niente».
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