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08 Settembre 2022 - 09:03
Esordio da favola nel girone A di Champions:la miglior prestazione dell’era Spalletti davanti a 50mila spettatori. Azzurri scatenati, con Anguissa e Kvaratskhelia incontenibili: apre Zielinski su rigore, poi quello fallito da Osimhen. Il raddoppio arriva con l’africano, Simeone entra e firma il tris, poi la chiude ancora il polacco. Di Diaz il gol dei Reds.
Quattro a uno al Liverpool. Il Napoli è l’unica delle quattro squadre italiane in Champions (Juve, Inter, Milan) a vincere al debutto nel torneo europeo. In un “Maradona” festante, il Napoli incenerisce il Liverpool 4-1 (3-0 nel primo tempo) con una prestazione maiuscola, agevolata da un avversario tutto proteso in attacco e con la difesa scoperta, puntualmente punita dagli azzurri. Il Napoli ha contenuto la pressione inglese ed è andato a nozze sugli ampi spazi concessi dal Liverpool. Disastrosa la prova dei centrali difensivi di Klopp e degli esterni di difesa, messi alle corde da Osimhen e Kvaratskhelia. Klopp non riesce a vincere a Napoli: tre sconfitte col Liverpool, una col Borussia Dortmund. Anguissa è stato il grande regista della serata, anche in gol per il 20. Kvaratskhelia irresistibile. Ma tutta la squadra ha interpretato al massimo la partita. Meret attento sui tiri degli inglesi. La difesa azzurra ha spazzato l’area sui corner del Liverpool, pericolosi per la stazza di van Dijk (1,93). Lobotka, schermato spesso da Firmino, ha giostrato alla grande. Zielinski doppietta (rigore e gol) più l’assist del 2-0. Simeone il gol del 3-0 e l’assist per il 4-0. All’asciutto Kvaratskhelia (assist per il 3-0), ma freccia sempre puntata sul fianco del Liverpool. Per Osimhen, il rigore parato da Alisson, ma grande serata e il palo colpito al pronti-via!
STADIO GREMITO, sonoro, per la musichetta che ci piace tanto, la Champions. Il “Maradona” è uno spettacolo, cinquantamila sugli spalti per un sogno, duemila i tifosi inglesi. Le premesse sono da grande festa. Il luna park immaginato da Spalletti. La doppia sfida del tecnico azzurro: non firmo per un pareggio e sentiranno l’urlo di Napoli sono ad Anfield, la tana dei “reds”. Di Lorenzo, il capitano, che assicura: giocheremo con coraggio. Quelle due vittorie sul Liverpool con Ancelotti.
E questo Liverpool non sta benissimo, appena due vittorie in Premier in sei partite (ha ceduto Manè al Bayern). Nel Napoli c’è Osimhen e c’è Olivera e non Mario Rui (problemi gastro-intestinali), più difensore l’uruguayano per fermare Salah.
L’inizio è da brividi. Napoli ventre a terra, subito avanti. Sul lancio di Di Lorenzo, Osimhen evita l’uscita di Alisson sul vertice dell’area, porta vuota, Osi da posizione difficile coglie il palo (47”). Liverpool sorpreso dalla pressione del Napoli. E il vecchio Milner devia di mano il tiro di Zielinski: è rigore. Dal dischetto, perfetto Zielinski contro Alisson. È 1-0 dopo cinque minuti.
Al quarto d’ora il Liverpool prende campo, ma uno spunto in profondità di Osimhen costringe van Dijk al fallo da rigore (deciso dal Var). Stavolta va Osimhen alla battuta. Alisson respinge, Di Lorenzo conclude alto (18’). Che occasione per il raddoppio!
MERET è attento (in corner) sulla prima conclusione degli inglesi, la punizione di Alexander-Arnold (22’). Il Napoli è costretto a difendersi, c’è spazio per il contropiede. Non pesa la palla mancata del raddoppio. Il Napoli è vivo. Il Liverpool si piazza nella metà campo del Napoli. Ma il contropiede azzurro sta per castigarlo. Osimhen sfugge a Gomez, il nigeriano offre a Kvaratskhelia la palla-gol: sulla linea salva van Dijk! Seconda opportunità del Napoli per il raddoppio (28’). Pazienza perché il 2-0 arriva poco dopo (Meret intanto ha sventato un tiro di Salah). L’azione nasce da Kvaratskheia che invita Anguissa nell’area inglese, duetto con Zielinski e invito del polacco al camerunese che va in gol (31’). La difesa del Liverpool, mai protetta dai centrocampisti, offre continui buchi al gioco in profondità del Napoli.
C’è Osimhen dolorante (il problema all’adduttore destro) e, prima dell’intervallo, Osi lascia il campo al Cholito Simeone. Colpo di fortuna la sostituzione perché Kvaratskhelia (45’) serve proprio al Cholito la palla del 3-0. Ed è sempre Anguissa ad avviare l’azione. Si va al riposo in gloria. Lo score del primo tempo consegna il possesso-palla al Liverpool (60 per cento), ma il Napoli ha tirato in porta 11 volte contro 8 (4-4 nella porta).
RIPRESA. C’è il pericolo della stanchezza, il Napoli non si è risparmiato nel primo tempo. Non rientra il disastroso Gomez, c’è Matip al suo posto. Su un corner per gli inglesi, Anguissa lancia il contropiede, Simeone va e serve a Zielinski la palla da insaccare in rete: Alisson respinge il primo tiro del polacco che riprende il pallone e con uno “scavetto” supera il portiere (47’). A sorpresa il gol di Luis Diaz (49’) che non scuote il Napoli. Ma dopo un’ora di gioco, il match si fa duro per gli azzurri, schiacciati dal Liverpool. I ritocchi di Spalletti (56’): Zerbin per Kvaratskhelia e Lozano per Politano. Attacco tutto nuovo LozanoSimeone-Zerbin, ma Zerbin deve aiutare il centrocampo (una conclusione all’87’). Il Liverpool tenta l’impresa (62’): Nunez per Firmino, Jota per Salah, Alcantara per Milner. Il contropiede del Napoli perde forza, Lozano batte fuori (70’). Meret annulla un pericoloso colpo di testa di Luis Diaz (61’). Il Napoli deve resistere. Si affolla in difesa. Gli ultimi ritocchi di Spalletti (74’). Mario Rui per Olivera, Elmas per Zielinski. Nel finale, imbattibile il muro azzurro.
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