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06 Ottobre 2022 - 07:30
Scusate se torno sull’argomento. Ma siccome sono stato tirato in causa vorrei prendermi qualche soddisfazione. Altrimenti che sfizio c’è. Il sottoscritto, per aver difeso per giusta causa l’operato di Aurelio De Laurentiis, era stato invitato ad agosto a salire in macchina per intraprendere un viaggio sull’A16 direzione Bari. Con me dovevano partire altri colleghi assieme naturalmente al presidente del Napoli. Il motivo era che non eravamo ben voluti nella nostra città solo perché evidentemente stavamo parlando con tanto di fatti concreti a favore della proprietà. All’indomani della prestazione divina in casa dell’Ajax in Champions League mi sono reso conto ancora di più che quei buontemponi autori di A16 sono sempre più dei fantasmi. Non si vedono, non si sentono e soprattutto non si leggono. I social sono orfani dei simpaticoni del web. A quanto pare pure loro, di nascosto, sono saliti sul carro dei vincitori. Ma ci sta. Assolutamente non ci sono discriminazioni e non si paga alcun biglietto. Il tifoso del Napoli ha il sacrosanto diritto di esaltarsi a prescindere da qualche sciocchezzuola che dice per farsi bello e per avere un po’ di notorietà. Che si fa per essere chiamati in causa in questo mondo di visibilità. Una cosa, però, va detta. Prima di sbilanciarsi e cercare gloria bisognerebbe aspettare che le partite si giochino. Parlare prima non è sempre un bene. Anche perché il calcio non è una scienza esatta. Basti pensare che in tanti alla vigilia della sfida di Amsterdam avrebbero firmato per un pari. Un pari? Spalletti è balzato dalla sedia alla vigilia dell’incontro quando un giornalista olandese gli ha chiesto se un pareggio fosse stato il miglior risultato per fare un passo verso la qualificazione agli ottavi. «Neanche per sogno», ha risposto il toscano. E bene ha fatto visto come sono andate a finire le cose. Dunque, cari amici che vi divertite a prenderci in giro con la sigla A16, venite allo scoperto e chiedete scusa soprattutto a De Laurentiis. Che sta dimostrando, in silenzio, di sapere fare bene il presidente di una squadra di calcio. Le sue scelte sono state ponderate dimostrando che non serve spendere troppo e prendere grandi nomi per vincere. Alla fine, comunque, sarebbe bello andare verso Bari visto che anche i pugliesi di Luigi De Laurentiis stanno dando spettacolo.
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