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19 Dicembre 2022 - 07:37
Messi alza la Coppa del Mondo e la festa esplode anche a Napoli. La più argentina delle città non argentine esulta per un trionfo atteso 36 anni. Dai Quartieri a Piazza Dante napoletani e argentini si sono incontrati sin dal mattino per seguire insieme la finale a Losail. Trionfo ai rigori, dopo il temporaneo pareggio della Francia che aveva rimesso in ballo la vittoria finale. Una gioia che ripaga un intero Paese che, alla pari del suo capitano Leo Messi, a cui mancava solo questo titolo, sentiva di essere in debito con la storia. Centinaia di tifosi provenienti anche da altre città d’Italia si sono radunati a Napoli nel segno di Diego Armando Maradona: cori, canti e festa grande davanti all’altare dedicato a Diego. A mezzogiorno raduno in piazza Dante e con bandiere e striscioni. È soprattutto il nome di Diego Armando Maradona quello più evocato negli slogan degli argentini cui si sono uniti diversi napoletani che hanno così confuso le maglie del Napoli indossate da più di uno con quelle della nazionale Albiceleste. Per molti argentini, poi, tappa obbligata al murales di Diego ai Quartieri Spagnoli. E proprio lì è scoppiata la grande festa, alla quale si sono uniti tantissimi napoletani che, in assenza dell’Italia a questi Mondiali, hanno festeggiato l’Argentina nel ricordo di Diego Armando Maradona, da sempre “ponte” tra Napoli e Buenos Aires. I tifosi argentini hanno affollato bar e ristoranti di Napoli per vedere in diretta la partita.
LA FESTA IN ARGENTINA. È finita! “Ganamos!” “Gracias Pulga Messi!” Dalle spettacolari cascate di Iguazù al confine con il Brasile, fino alla base scientifica Marambio in Antartide, passando per l’iconico obelisco sulla Avenida 9 de Julio di Buenos Aires, è scoppiata una incontenibile “fiesta” argentina per la storica e meritata vittoria oggi della “selección” ai mondiali di calcio del Qatar ai rigori contro i “Bleus” francesi. Due milioni e oltre tifosi per le strade di Buenos Aires, tantissimi nelle altre città argentine. È davvero sfrenata la gioia che, al fischio finale dell’arbitro Kwiatkowsi, si è immediatamente riversata per le strade di tutto il Paese al grido di “Vamos Argentina e “Dale campeòn!”. Festeggiamenti fino a notte fonde, nonostante l’orario locale, che ha visto il fischio d’inizio della finale alle ore 12.
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