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21 Dicembre 2022 - 18:17
La manovra targata Meloni porta buone notizie per le società sportive, equiparate di fatto alle altre aziende: le squadre di Serie A, come scrive QuiFinanza, potranno spalmare in sessanta (decisamente comode) rate nei prossimi cinque anni i milioni di tasse non pagati con la “scusa” del Covid. E se la caveranno con una mora di appena il 3% senza nessuna sanzione penale o sportiva.
L’intervento – che in un primo tempo sarebbe dovuto entrare nel decreto Aiuti quater – si è spostato, successivamente, sulla manovra, aprendo, di fatto, a una serie infinita di polemiche. Nel dettaglio, con l’ok alla misura vengono posticipati i debiti Irpef e Inps delle società sportive sospesi per tutto il 2022 a causa della pandemia. Senza l’approvazione dell’emendamento, il dovuto dal punto di vista fiscale e contributivo andrebbe saldato il 22 dicembre se le società non vogliono incorrere in sanzioni e interessi. L’emendamento, invece, dispone di spalmare il debito in 60 rate mensili, da pagare in cinque anni senza interessi e sanzioni, con scudo penale e sportivo.
Ispiratore dell'”aiutino” il Patron della Lazio e senatore di Forza Italia, Claudio Lotito, che si è battuto come un leone. Con buona pace persino del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che in un primo tempo aveva chiesto ai suoi di non votare il provvedimento. Poi la retromarcia e il favore decisamente gradito al mondo del calcio che però costerà caro al Governo: quasi un miliardo di euro.
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