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11 Marzo 2023 - 13:19
Il divieto di vendita dei biglietti per Napoli-Eintracht Francoforte ai residenti in Germania, disposto dal prefetto di Napoli, è una misura "non adeguatamente motivata" e "non proporzionata". Lo scrive il presidente della quinta sezione del Tar Campania, Maria Abbruzzese, nel decreto con il quale accoglie l'istanza cautelare presentata dal club tedesco, difeso dagli avvocati Giovanni Adami, Lorenzo Contucci, Paolo Alberto Reineri, Daniele Tuffali e Daniele Labbate, per l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, del provvedimento del prefetto. Il giudice scrive che "la misura si palesa non adeguatamente motivata quanto ai presupposti di fatto da cui origina. Al riguardo, si fa riferimento alla sola partita di andata a Francoforte, unico precedente nel quale, in circostanze di luogo del tutto diverse, le due tifoserie si sono recentemente incontrate (a parte un antichissimo altro evento) e nel corso del quale, a quanto è dato desumere dalla produzione di parte ricorrente (rapporti della Polizia di Francoforte), gli incidenti verificati sono stati prontamente individuati e bloccati con l'intervento tempestivo delle forze dell'ordine e l'individuazione dei responsabili". Il giudice ritiene inoltre "del tutto irrilevante la questione della tifoseria dell'Atalanta, che sarebbe stata presente a Francoforte e gemellata con la squadra tedesca e che si teme possa intervenire anche a Napoli, che tuttavia resta estranea al divieto impugnato". Il "pericolo" per la sicurezza pubblica quindi "resta solo genericamente prospettato, ma di fatto, in assenza di ulteriori e concreti elementi predittivi, predicabile per tutti gli eventi sportivi del genere di quello che ne occupa e dunque non utilizzabile per la validazione di misure del genere di quella impugnata". La misura inoltre, secondo il Tar Campania, è "non proporzionata, giacché finisce per sposare 'l'opzione zero', senza considerare la possibilità di contenere il paventato rischio con misure alternative e meno invasive, che costituiscono il proprium delle attività di prevenzione, che possono essere ampiamente modulate e che, peraltro, erano pure state da tempo predisposte e concordate, di cui neppure si dà conto della ritenuta insufficienza". Infine è "non proporzionata" anche perché "impone il divieto, generalizzato, a tutti i cittadini tedeschi (più di 80 milioni di persone), senza ipotizzare neppure la possibilità di concentrare l'inibitoria su più immediate e identificate fonti di pericolo". Accogliendo l'istanza cautelare per la sospensiva del divieto di vendita dei tagliandi ai residenti in Germania, il giudice ha fissato per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 4 aprile.
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