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Spalletti: «Città in festa ma la storia non è ancora scritta. Col Milan gara da tripla»

Spalletti: «Città in festa ma la storia non è ancora scritta. Col Milan gara da tripla»

«Vedere bandiere che sventolano ovunque ci riempie di orgoglio, ma è illusorio, stiamo raccontando una storia che non è scritta. Fino a quando non è scritta bisogna continuare a lavorare in maniera seria e corretta. Gli sventolamenti possono illuderti un po' e perdi di vista la fatica che invece ancora bisogno fare. Noi non crediamo di aver già vinto, noi non pensiamo a ciò che sarà la prossima stagione, le prossime partite, non facciamo confusione perché questo modo di pensare se lo possono permettere solo i superficiali». Lo dice l'allenatore del Napoli Luciano Spalletti, in conferenza stampa alla vigilia del match con il Milan, in merito allo scudetto sempre più vicino.

NAPOLI - MILAN

Sulla partita col Milan, Spalletti ha spiegato: «Domani è una gara da tripla che vale il doppio, per noi d'ora in poi valgono tutte doppio. Il Milan è fortissimo, ha vinto il campionato l'anno scorso, ha buttato fuori il Tottenham dalla Champions League. Ha fatto partire Kessié ma ha preso 5-6 calciatori per rinforzare la rosa che era già campione».

OSIMHEN

«È un'assenza che pesa, inutile girarci intorno ma quando è mancato la squadra ha saputo sopperire e tutti hanno dato qualcosa in più per far vedere lo stesso Napoli», ha detto il tecnico  in merito all'essenza del capocannoniere della Serie A, Victor Osimhen. «Come modo di giocare cambia poco, Simeone è meno veloce di Osimhen, trovarne uno così veloce è difficile, ma è bravo a giocare spalle alla porta, a difendere palla, a dialogare, siamo a posto -aggiunge Spalletti-. A certificare che sia un gruppo che può sostituire chiunque di quelli che hanno giocato di più non sono io a dirlo, ma sono stati i calciatori a farlo vedere ogni qualvolta ne abbiamo avuto bisogno. Tutti hanno dato un pezzetto in più».

 

CONTRATTO

«Il contratto? Io ho qualcosa davanti che è determinante per la città, tutte le attenzioni sono lì, altrimenti sarei meno napoletano. Non disperdo energie in nessun altro pensiero banale. Poi credo che la società abbia la possibilità di prolungare il contratto, per cui di cosa si parla? Il presidente ha l'opzione...e a me non interessa del contratto!», ha detto ancora Spalletti. «Penso solo ai risultati e spero i giocatori facciano lo stesso. Parlare dei prossimi contratti serve a creare confusione. Pure sui rinnovi e gli adeguamenti dei giocatori, si rischia di perdere attenzione rispetto all'unico pensiero che deve esserci: il risultato di domani e i tifosi sanno quant'è importante», aggiunge il tecnico azzurro. 

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