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19 Aprile 2023 - 08:16
Zero a uno all’andata, uno a uno al ritorno, il Napoli esce dalla Champions, il Milan fila in semifinale. Al Napoli è andato tutto storto. Non solo le assenza di Kim e Anguissa, squalificati, anche gli infortuni muscolari di Politano (34’ dentro Lozano) e Mario Rui (34’ entra Olivera). Meret ha tenuto a galla il Napoli con un rigore parato a Giroud (22’) e un autentico salvataggio di piede sullo stesso Giroud (27’). Ma l’impressione, nonostante la gara generosa degli azzurri, è stata che la rimonta, dopo lo 0-1 di San Siro, si dileguava nel "Maradona" gonfio di passione. Il Milan con una partita ancora molto accorta prosegue in Champions. Il sogno azzurro è finito. Il Napoli ha giocato un gara d’attacco, ma è mancata la qualità nell’ultimo passaggio. Osimhen non è apparso in condizioni accettabili, sotto il controllo di Kjaer e Tomori, Kvaratskhelia si è ostinato nell’uno contro uno con Calabria, il più pericoloso era Politano con due conclusioni a fil di palo (13’ e 20’), ma poi doveva abbandonare il campo. E’ stato inutile la solita superiorità nel possesso-palla del Napoli. Il Milan ha impostato una partita difensiva. Non solo le due marcature su Osimhen, anche il raddoppio di Brahim Diaz su Kvaratskhelia, l’unico in difficoltà era Theo Hernandez su Politano, poi Lozano ha impegnato meno il terzino rossonero.
FORTE DEL VANTAGGIO dell’andata (1-0 Bennacer), il Milan ha controllato la pressione alta del Napoli senza grandi difficoltà. Ndonbele e Zielinski hanno giocato una buona partita (peccato per Ndombele la palla persa che innestava l’azione del gol milanista), Lobotka ha avuto più libertà di azione, ma il Napoli non ha mai trovato il varco per colpire. Al Milan è bastato un guizzo di Leao, dopo il pallone non controllato da Ndombele, per andare in gol. Superava in corsa lo stesso Ndombele, Di Lorenzo e Rrahmani servendo a Giroud la palla da battere in rete (43’). Giroud tre tiri, un gol decisivo: il rigore parato da Meret, il salvataggio dello stesso Meret sul francese, infine la rete .A questo punto, il vantaggio complessivo del Milan era di due gol. La rimonta azzurra si faceva proibitiva. Il Napoli restava orgogliosamente in partita, facilitato dal baricentro basso del Milan che lasciava agli azzurri il pallino del gioco, ma restando ben coperta la squadra milanese teneva la gara sotto controllo. Con Osimhen non al meglio e marcatissimo, Kvaratskhelia si è intestardito in un gioco individuale senza sbocchi, bloccato costantemente da Calabria come a San Siro. Così il Napoli non aveva alcuna bocca da fuoco per colpire. Il Milan, d’altra parte, non concedeva spazi, molto intenso nella sua trequarti mandando a vuoto gli inserimenti offensivi di Di Lorenzo.
LA SQUADRA ROSSONERA è stata solida, non solo guardinga. Sul gioco aereo, i difensori milanisti hanno concesso nulla. Kjaer svettava su ogni cross. Solo il migliore Osimhen avrebbe concesso al Napoli una chance. Più pericoloso Kvaratskhelia nella ripresa con due conclusioni alte (47’ e 58’). Ma erano folgori isolate. Come il tiro a giro alto di Lozano (60’). Di testa Olivera mancava il bersaglio due volte (63’ e 88’). Il Napoli continuava a premere senza successo. Pioli richiamava Brahim Diaz e schierava Messias (59’) aumentando l’intensità difensiva. Il Napoli non aveva neanche risorse decisive in panchina, comunque Elmas per Nodmbele(64’).
PARTITA SEGNATA dalla partita di andata. A Milano il Napoli giocò meglio (senza Osimhen) e Maignan gli negò il pareggio nel finale (Di Lorenzo). Al "Maradona" il Napoli è apparso disarmato dalla strategia difensiva del Milan che era scontata dopo il vantaggio del gol a San Siro. A Milano il Napoli era stato più pungente, tenendo sotto il Milan. Al "Maradona" la squadra azzurra non ha mai dato l’impressione di tenere in scacco la formazione di Pioli al completo, la stessa dell’andata. I centrocampisti del Milan hanno giocato una partita perfetta nel controllo costante delle iniziative napoletane. A un quarto d’ora dalla fine, Raspadori per Zielinski e Ostigard per Rrahmani dolorante. Fuori Leao per Saelemaekers, fuori Giroud per Origi. Il Napoli ha continuato ad attaccare. Molte le conclusioni, sempre murate dai difensori milanisti. Un lampo nel finale: il fallo di mano di Tomori sul cross di Di Lorenzo, rigore, ma Maignan parava il tiro dal dischetto di Kvaratskhelia. Insisteva il Napoli e in pieno recupero acciuffava il pareggio: colpo di testa di Osimhen sul cross di Raspadori, l’unica conclusione concessa al centravanti azzurro dalla difesa rossonera. Mancavano quaranta secondi alla fine e non c’era più tempo per il miracolo.
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