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Stadio Maradona ore 18: ecco i campioni d’Italia

Stadio Maradona ore 18: ecco i campioni d’Italia

Dopo il trionfo di giovedì si torna a giocare. Sarà ancora festa, ma dopo due pareggi Spalletti chiede una vittoria per celebrare il tricolore al meglio

Ieri a Londra l’incoronazione di Carlo terzo, Dio salvi il re, oggi al “Maradona” l’incoronazione di Aurelio primo, e Dio salvi Aurelio, senza carrozze, nè corona, ma con uno scudetto d’ogni virtù, migliore attacco, migliore difesa, miglior bilancio, migliore squadra e miglior club, tre sole sconfitte, 14 vittorie esterne, miglior capitano, il leader calmo Giovannino Di Lorenzo, miglior cannoniere del campionato, Victor Osimhen, migliore allenatore, Spalletti, Premio Bearzot.

Per Napoli-Fiorentina, festa, felicità e stordimento rischiano di tenere il match in secondo piano. Nell’entusiasmo di questi giorni manca l’esclamazione dei tempi belli, “per l’anima mia” di Carletto Iuliano, il migliore amico di Maradona, il migliore collaboratore di Ferlaino, l’inventore dell’ufficiostampa nel calcio, i due scudetti dell’87 e del ‘90 nel suo ufficietto al Campo Paradiso. Napoli-Fiorentina, il 10 maggio 1987, fissò sulle maglie azzurre il primo scudetto con Diego, gol di Carnevale, gol di Baggio, il pareggio-scudetto alla penultima giornata del campionato, tenendo a bada gli inseguitori, la Juventus di Platini e l’Inter di Altobelli indietro quattro punti (la vittoria ne valeva due). Che partita sarà oggi è difficile prevedere. Napoli già campione d’Italia, Fiorentina lontana dalla zona per le qualificazioni ai prossimi tornei europei, ma con una grande chance in Coppa Italia (la finale contro l’Inter). La Fiorentina ci metterà molto impegno per battere i campioni anche se ha perso lo slancio di cinque vittorie consecutive rallentando negli ultimi cinque turni, una vittoria, tre pareggi, una sconfitta.

IL NAPOLI ha un “obbligo”: sostenere Osimhen in cima alla classifica dei cannonieri tenendolo al riparo da Lautaro Martinez. Ieri l’argentino dell’Inter (tre gol in meno di Osimhen) ha giocato solo l’ultima mezz’ora contro la Roma ed è rimasto a secco (ha colpito una traversa). Osimhen ha segnato 22 gol in 26 partite di campionato, una “tripletta" al Sassuolo, tre “doppiette" alla Juventus, allo Spezia e al Torino. Cinque gol in Champions. L’anno scorso, Victor si fermò a 14 gol in 27 partite di campionato, il capocannoniere fu Immobile con 27 reti. Lautaro Martinez ha segnato 19 gol in 33 partite con quattro “doppiette" alla Fiorentina, alla Cremonese, alla Lazio e al Verona.

Spalletti ritocca la formazione-base per far rifiatare i giocatori che hanno bisogno di fermarsi, Lobotka, Rrahmani, Zielinski, forse Kvaratskhelia, vedremo Bereszynski, indisponibile Mario Rui. E’ pronto l’applauso per i protagonisti della magnifica galoppata che ha tenuto lontanissimo ogni altro contendente. Vedremo anche i prodigiosi rincalzi, Elmas, Raspadori, Simeone, che meritano di entrare in partita in corso. Gli azzurri non vorranno certamente sfigurare in questa prima partita al “Maradona” da campioni d’Italia. Andremo a vedere quante energie hanno in serbo, tre giorni dopo la trasferta di Udine e il viaggio di ritorno spostato al venerdì. La Fiorentina con il 4-2-3-1 sarà avversario scorbutico, ma vulnerabile in trasferta (19 punti, sette sconfitte). All’andata bloccò il Napoli (0-0), ma la locomotiva azzurra non aveva ancora velocizzato gli stantuffi. Il Napoli non vince in casa da tre partite (0-4 Milan, 0-0 Verona, 1-1 Salernitana). Si pretende oggi una festosa passerella

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