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22 Maggio 2023 - 09:52
«Non c’è niente da trattare, ho deciso con De Laurentiis. Discorso che viene da lontano»
NAPOLI. Finalmente è tornato il Napoli travolgente che ha vinto lo scudetto. Gli azzurri fanno felici i tifosi, anche se resta l’ombra sul futuro di Spalletti che preoccupa tutti. Quantomeno, la bella vittoria sull’Inter distrae gli animi, con Spalletti che può di nuovo commentare il suo miglior Napoli. «C’è soprattutto la qualità del gioco che ci ha contraddistinto. Stasera era stimolante, perché i ragazzi avevano davanti una finalista meritata di Champions e volevano dimostrare che quanto fatto quest’anno non era figlio di un periodo ma delle qualità mostrata. Era importante battere l’Inter, per rafforzare il campionato che abbiamo fatto».
Di Lorenzo sul gol è corso da lei...
«La squadra non ha bisogno di niente e di nessuno. Sa giocare a calcio ed è stata costruita bene dal presidente e da Giuntoli. I ragazzi hanno cuore, qualità, disponibilità e autostima. Diventa facile con una squadra con questi valori. Ci sono quelli che hanno qualcosa in più e il capitano è Di Lorenzo».
Si aspettava giorni diversi?
«Nella mia posizione è tutto facile, perché la gente ti sommerge di affetto. Ambivo a questo e ora l’ho vissuto direttamente: è la cosa più bella che mi potesse accadere».
Ha parlato con Osimhen?
«L’esigenza è che lui faccia il centravanti come ha sempre fatto, lavorando anche per a squadra. Si può arrabbiare, ma quando cambia non è sempre colpa dell’allenatore. Il gol fa la differenza, ma ci sono anche gli altri. Si lavora con serenità e, se uno una volta è al di sotto delle possibilità anche per una settimana non al top, si può anche uscire. Non dimentichiamo che, quando non c’era in Champions, Simeone ha dato battaglia e ha fatto gol. Anche gli altri attaccanti sono forti: vedrete per esempio che carriera farà Gaetano. Ci si convince che, senza uno, non ci si fa. Contano tutti, come conta il possesso palla che per esempio può causare un’espulsione come oggi. Più facile fare un calcio d’attesa: quando ci riesce il calcio offensivo, è una soddisfazione».
Cosa manca per chiarire il futuro?
«Non sto aspettando niente: è tutto definito, c’è soltanto da dirlo. Abbiamo convenuto con De Laurentiis di aspettare, ma è tutto definito. Da quella cena che si fece, è tutto apposto».
Quindi andrà via?
«Il discorso ormai è definito, non è che si cambia idea tutti i giorni. È un discorso che viene da lontano, stando dentro al lavoro dal mattino alla sera uno matura delle robe perchè c’è da esibire questo spettacolo tutte le volte. Se non sei convinto di dargli tutto quello che merita questa piazza, è giusto fare dei ragionamenti. Si fanno dei ragionamenti e si arriva ad una conclusione e poi si va dritta. Non è che ci sia piovuta addosso».
C’è qualcosa che la farebbe cambiare idea?
«La voglia che uno ha di fare il giornalista è fare domande che non ha fatto nessuno. Ne abbiamo già parlato abbastanza...».
Sulla gara di Gaetano?
«È entrato molto bene in partita, ha subito fatto vedere la sua qualità, di vedere le cose al contrario per trovare il compagno. È stato bravo pur giocando poco».
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