Napoli, una corrida per la panchina. Ma Adl avrebbe già scelto Italiano

NAPOLI. «Adesso comincia la corrida», Aurelio De Laurentiis non vuole assolutamente sbilanciarsi sul nome del nuovo allenatore del Napoli. Parlando alla Rai, il numero uno azzurro sta cercando di prendere tempo in modo tale da non sbagliare la scelta per il futuro. Luciano Spalletti ha lasciato il segno in questa città e qualsiasi altro allenatore che arriverà non potrà sbagliare troppo altrimenti ci saranno sempre i paragoni. «Io capisco che bisogna riempire i titoli, che tutti debbano campare, però qui ci vuole un pochino di professionalità, di serietà e la capacità di attendere. Abbiamo tutto il mese di giugno davanti per poter decidere», ha proseguito il patron. E quindi, chi si aspettava che ci potesse essere da subito un tecnico capace di colmare il vuoto di Lucianone da Certaldo si è sbagliato di grosso.

LA PISTA ITALIANO. Andando a depennare i grandi nomi, anche i venti che De Laurentiis dice di avere in agenda, la panchina del Napoli dovrebbe andare all’attuale tecnico della Fiorentina. L’accordo con Vincenzino sarebbe già stato trovato solo che bisogna aspettare la finale di Conference con il West Ham prima di ufficializzare il tutto. Italiano sarebbe il giusto profilo da portare a casa visto e considerato che ha lo stesso credo tattico di Spalletti. Con una rosa non troppo forte è arrivato a giocarsi due finali e ha mostrato un gran bel calcio in Serie A. Naturalmente la piazza partenopea sarebbe molto diversa da quella Viola. Ci sarebbero delle pressioni maggiori e soprattutto non si dovrà sbagliare molto. Ma per dirla alla Spalletti: «Metti questi ragazzi in campo e sanno già quello che devono fare». Dunque, il lavoro da fare non è poi così tanto. Certo, ci saranno degli addii ma chi arriverà, troverà uno spogliatoio unito e voglioso di ripetersi nuovamente. L’assenza eventuale di Kim non si ripercuoterà troppo sulla chimica di un gruppo che si capisce a memoria. Italiano dovrà avere solo la qualità di tenere tutti uniti dando la possibilità ad ognuno di esprimersi al massimo. Sicuramente avrà avuto modo di studiare il Napoli quando l’affrontato. Ha sempre fatto fatica la squadra azzurra contro la Fiorentina anche se nella sfida di ritorno la storia è stato molto diversa. Ma l’anno passato fu proprio il ko con la formazione toscana ad aprire la crisi di aprile di un Napoli che sperava di poter lottare per lo scudetto fino alla fine.

LE ALTERNATIVE. Se dovesse saltare Italiano, De Laurentiis potrebbe dare una chance a Thiago Motta. Che ha un caratterino niente male. «Il mio futuro? Dipende dalla società», ha detto il tecnico brasiliano rispondendo ad una domanda sul Napoli. Per lui sarebbe un triplo salto mortale in avanti ma non si tirerebbe indietro. Certo è che la piazza farebbe un po’ fatica a digerire un nome appena entrato nel calcio che conta. Ma non sempre i pezzi pesanti fanno la fortuna di un club. Rimane, comunque, in piedi la trattativa eventuale per Roberto Mancini. Si era parlato di uno scambio di testimone tra l’attuale ct e Luciano Spalletti ma al momento non trapela nulla dalla Federcalcio. Rimane scontato il no di Luis Enrique e l’impossibilità di ingaggiare Sérgio Conceição visto e considerato che ha una clausola di 18 milioni di euro. Resta ancora da valutare il possibile ritorno di Benitez. Anche se De Laurentiis non ha mai amato i ritorni. Qualcuno ha anche detto che il presidente avrebbe chiamato Sarri per un ciclo bis ma sembra improbabile vista l’amicizia che lega De Laurentiis a Lotito.