Cerca

Napoli, il bis è servito

Napoli, il bis è servito

I l Napoli di Spalletti, con Jesus per Kim, è ancora vivo, lotta e vince con noi. Garcia gode e ringrazia. Schiera il 4-3-3 con i protagonisti dello scudetto e inchioda 2-0 il Sassuolo al “Maradona” come succedeva ai bei tempi del bonzo di Certaldo. Napoli imballato nel primo tempo contro un Sassuolo vivace e disinvolto, brillante nella ripresa dopo l’espulsione di Lopez e l’ingresso di Kvaratskhelia. Il tecnico francese ci mette del suo: poca costruzione dal basso, palla veloce in avanti, Lobotka più vicino alla difesa, sono Anguissa e Zielinski i nuovi registi offensivi, funziona la catena spallettiana di destra (Di Lorenzo-Politano), meno quella inedita di sinistra (OliveraRaspadori). Kvaratskhelia comincia in panchina. Ne risente l‘attacco senza il possente percussore georgiano. Raspadori non è nel suo ruolo più congeniale, si prodiga anche nei rientri, ma punge poco in attacco salvo il lampo immediato sul palo (e sbaglia un rigore).

IL GIOCO È MENO FLUIDO, esplode a sprazzi. Colpa anche del Sassuolo che sta in partita con grande disinvoltura e invade spesso la metà campo azzurra. Portano palla avanti i due registi Lopez ed Henrique, avanzano i terzini, ma la squadra emiliana è spuntata in avanti. Dopo il vantaggio su rigore di Osimhen (16’ penalty segnalato dal Var, intervento falloso di Boloca su Positano) e il lampo iniziale di Raspadori (1’ palo da distanza ravvicinata), il Napoli abbassa le vele concedendo al Sassuolo di rivaleggiare nel possesso-palla, arretra troppo, ma concede agli ospiti una sola occasione su corner (35’ colpo di testa di Tressoldi a lato). Questa è stata la scena del primo tempo. Il Sassuolo per un tempo ha tenuto sulla corda gli azzurri, formazione vivace che fa un catenaccio mobile e si riversa in avanti con molti giocatori. Attenti Rrahmani e Juan Jesus in qualche situazione d’allarme nell’area di Meret (inattivo). Anche nella ripresa, l’impressione è che il Napoli faccia fatica attaccando. Il Sassuolo difende in massa, ma è abile e veloce nel portarsi avanti. Forse è proprio la posizione arretrata di Lobotka, voluta da Garcia, a tenere il Napoli basso. Ma c’è un vantaggio inaspettato, l’espulsione per proteste di Lopez (51’). Il Sassuolo perde uno dei suoi migliori “motori”.

LA SUPERIORITÀ NUMERICA rende più scintillante il Napoli. Ora la squadra azzurra martella il Sassuolo con bella continuità. Osimhen sfiora il raddoppio due volte (46’ e 51’), Raspadori prima trova Consigli pronto alla parata (56’), poi batte alto il secondo rigore (59’ fallo di mano di Toljan). Entra Kvaratskhelia per Politano (61’ Raspadori a destra, ma entra nel campo). Il georgiano dà la scossa, si accentra e manda Di Lorenzo in gol per il raddoppio (64’). Per il Sassuolo è finita, sotto di due gol e con un giocatore in meno. Consigli nega a Osimhen il terzo gol (78’). Cambi finali senza peso: Cajuste per Zielinski, Elmas per Raspadori, Simeone per Lobotka (82’), Ostigard per Juan Jesus (89’).

STADIO FESTOSO (boom di abbonamenti) per le maglie azzurre con lo scudetto per la prima volta al proscenio di Fuorigrotta. Fuochi e canti di gioia. I campioni siamo noi, speriamo di insistere. Si è cominciato a punteggio pieno dopo due gare, non erano avversari impossibili, comunque tocca sempre costruirsi la vittoria. Domenica ci sarà la Lazio al “Maradona”, poi la sosta per le nazionali. Il Napoli è in testa col nuovo Milan scintillante e tutto nuovo e il sorprendente Verona. Vedremo che cosa farà l’Inter stasera a Cagliari.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori