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Mezzogiorno di fuoco per il futuro di Garcia

Mezzogiorno di fuoco per il futuro di Garcia

Alle 12,30 sfida all’Empoli. Il tecnico rischia l’esonero se non conquista la vittoria

Il Milan da 2-0 a 2-2 a Lecce offre al Napoli la conquista del terzo posto. Battendo l’Empoli stamattina al Maradona (12,30) gli azzurri andrebbero al sorpasso sui rossoneri. Evviva, un po’ di luce. Intanto, bisogna far fuori l’Empoli. Poiché per questo Napoli non ci sono partite facili, non tutto è scontato, a parte il tabù casalingo. Diego è arrabbiato. Nello stadio col suo nome, il Napoli non vince da quattro partite (pari con Union Berlino e Milan, sconfitte con Fiorentina e Real Madrid). Nonostante i tempi grigi e la vergogna casalinga, il Maradona sarà stamattina al completo. Contro l’Empoli è ancora un esame per Garcia, tormentone dell’anno. È ancora una occasione di riscatto per gli azzurri che a Fuorigrotta hanno raccolto la metà dei punti in classifica (7 in casa, 14 fuori da squadra imbattuta). Andamento spento di un Napoli indecifrabile ed etichettato come squadra forte con i deboli (Frosinone, Sassuolo, Lecce, Verona, Salernitana) e debole con i forti (Lazio, Fiorentina, Milan). Arriva la seconda sosta del campionato e non si sa che cosa sia il Napoli dopo lo scudetto. Tracce di gioco della passata bellezza, qualche exploit individuale (Politano, Raspadori), secondo attacco e quarta difesa del campionato, mai più di due vittorie di seguito. Sul punto di rilanciarsi, cade. E Garcia resta sempre “appeso” ai risultati. Anche il tecnico si rialza dopo le cadute. Mentre il gioco latita e manca soprattutto una continuità di rendimento, il Napoli è quarto con affaccio sul terzo posto. Se resisterà sino alla fine avrà centrato l’obiettivo minimo di questa stagione e cancellato lo scudetto. Cominciamo a farcene una ragione. Si continua a dire che la squadra è forte, seconda solo all’Inter, ma sul campo questa forza non si vede. Non governa più le partite, subisce gli avversari, gioca sempre male una delle due frazioni delle gare, prende gol da schiaffi. L’Empoli penultimo, seconda peggior difesa del campionato, tre punti fuori casa (l’inaspettata vittoria a Firenze), tre gol all’attivo, dovrebbe assicurare la sopravvivenza di Garcia. Non vincere sarebbe il disastro definitivo col cambio della panchina non più rinviabile. È impensabile che il Napoli faccia clamorosamente cilecca aprendo una crisi devastante. Giocheranno gli stessi delle ultime partite, ma forse sarebbe il caso di rilanciare Simeone che appare scontento per il minimo impiego. Non ci sarà Osimhen, che nonostante l’assenza, tre partite di campionato saltate, rimane il capocannoniere con sei gol, un altro segnale della crisi azzurra, e il ruolo di sfondatore tocca a Kvaratskhelia non ancora nelle brillanti condizioni dell’anno scorso, fermo a tre reti. Politano è in stato di grazia (cinque gol). Raspadori, oscurato dalla difesa dell’Union Berlino, può riproporsi al meglio. Allerta arancione in difesa perché l’Empoli ha attaccanti agili (Caputo, Baldanzi). Solo un Napoli disattento può complicarsi il match. Un po’ di ottimismo. La vittoria è nell’aria, i problemi magari restano, ma con tre punti e il terzo posto si potranno vivere i dodici giorni della sosta senza mestizia. Poi, fuochi d’artificio contro Atalanta fuori, Inter in casa e Juventus a Torino. Triplice salto mortale per trapezisti esperti.

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